Gli avvocati di Ariano fanno sentire la loro voce attraverso continue iniziative e prese di posizioni. Dopo aver aderito allo sciopero nazionale indetto dall’Oua, contro le decisioni del Governo centrale di ridimensionare Tribunali e professione, dopo aver lanciato la proposta di accorpare i fori di Benevento e Ariano, ora è la volta di agire con il ricorso al Tar e poi alla Corte Costituzionale. In effetti ci sarebbero tutti gli elementi per poter agire contro la decisione di rendere effettivo il ridisegno della geografia giudiziaria approntato prima da Nitto Palma e reso poi definitivo dall’attuale Ministro Paola Severino che considera questa riforma epocale e importante ai fini di un abbattimento dei costi in esubero, per colpa dell’esistenza di Tribunali piccoli che produco spese in eccesso. In un momento di crisi si ha bisogno di tagliare per venire incontro alle esigenze dello Stato. La ragione è evidente dunque, ma ciò che viene contestato è che la scure si è abbattuta su territori vasti che hanno bisogno di presidi che garantiscono giustizia e legalità visto che confinano con realtà delinquenziali  e i cittadini vogliono sentirsi tutelati. Ora si confida sulla decisione dell’assemblea dell’Organismo Unitario Avvocati che intende sollevare sia le questioni di incostituzionalità che di illegittimità della legge delega sulla geografia giudiziaria  e dei decreti legislativi che hanno stabilito la soppressione di 31 Tribunali minori, 220 sezioni distaccate e più di 600 uffici di giudici di pace. Per il presidente dell’OUA De Tilla, dovranno scendere in campo ancora più incisivamente tutti e chiama a raccolta amministratori, imprenditori, consigli degli ordini forensi territoriali, avvocati singoli e commercianti per essere a fianco di chi promuoverà iniziative giudiziarie e manifestazioni di protesta al fine di restituire ai cittadini e alle imprese quella giustizia di prossimità, fortemente compromessa da un intervento irrazionale, inutile e controproducente. Di questo se ne discuterà nel prossimo consiglio comunale ad Ariano in quanto per il sindaco e per tutti i consiglieri  è un argomento prioritario  per il quale è necessario spendere tutte le forze e lottare perché non venga scippato il foro arianese considerato presidio indispensabile di giustizia e legalità e per contrastare l’atteggiamento di indifferenza dei parlamentari che rappresentano indegnamente questo territorio considerato solo serbatoio di voti e scambi di voti.