In relazione alla variante del Piano Urbanistico Comunale (PUC), adottata con Delibera di Giunta nel dicembre 2024, abbiamo ritenuto doveroso presentare delle osservazioni che riteniamo fondamentali per una corretta pianificazione rispetto alle ipotesi proposte dall’Amministrazione Franza. All’iniziativa hanno aderito i Consiglieri Comunali di opposizione, i partiti di Azione, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Patto Civico e il Comitato Strada Tre Torri. Le nostre osservazioni pongono l’accento su diverse criticità del Piano, che devono essere sanate per garantire uno sviluppo urbanistico equilibrato e sostenibile della città.Tra le principali questioni sollevate, evidenziamo la mancata distinzione tra Piano Strutturale e Piano Programmatico/Operativo.
Il Piano proposto, infatti, non rispetta la distinzione analitica tra il Piano Strutturale – che dovrebbe includere studi sul paesaggio, valorizzazione delle risorse storiche e strategie di sviluppo sostenibile – e il Piano Programmatico/Operativo, che disciplina concretamente le misure da adottare. Questa distinzione è prevista dal Regolamento Regionale, ma non trova adeguata applicazione nel documento proposto.Ancora, le aree di trasformabilità urbana sono state riproposte esattamente come nel vecchio PUC, senza alcun aggiornamento su elementi di rischio geologico, geomorfologico o idraulico. Non viene, altresì, fornita una previsione adeguata per la destinazione delle nuove aree riclassificate per ospitare aziende e la grande distribuzione commerciale, in particolare in prossimità della nuova Stazione Hirpinia, un’infrastruttura cruciale per il futuro della città, della quale pare stiano beneficiando più i comuni contermini.Il Piano non offre misure per contrastare la desertificazione economica e produttiva, anzi penalizza le imprese locali di eccellenza che hanno già investito in ampliamenti non supportati dalla nuova pianificazione urbanistica.
ll Piano non fa alcun riferimento alle Strategie Nazionali per le Aree Interne che coinvolgono il Fortore Beneventano e i comuni dei Monti Dauni, paesi che da sempre fanno riferimento ad Ariano Irpino, né al riconoscimento UNESCO della via Appia e Traiana, ignorando opportunità di valorizzazione culturale e turistica di primaria importanza per il territorio.Infine, l’assenza della Carta dell’uso agricolo e forestale appare una scelta estremamente offensiva per la nostra città che possiede una forte vocazione agricola e zootecnica. La normativa attuale impone una chiara individuazione del territorio rurale e una strategia per il suo sviluppo, al fine di tutelare le aree agricole, potenziare l’agricoltura e la zootecnia di qualità e limitare il consumo di suolo. Le nostre proposte di modifica alla variante PUC sono numerose e articolate, e riteniamo che il Consiglio Comunale debba accoglierle per garantire un futuro sostenibile e prospero per Ariano.Il nostro impegno non è mosso da logiche di contrapposizione politica fine a sé stessa, ma dalla volontà di tutelare il futuro della città e delle nuove generazioni. Invitiamo quindi l’Amministrazione a considerare le nostre osservazioni con senso di responsabilità, superando logiche di schieramento e lavorando nell’interesse esclusivo della comunità arianese.
Comunicato stampa congiunto
Consiglieri Comunali della minoranza
Azione
Fratelli d’Italia
Lega
Forza Italia
Patto Civico
Comitato Strada Tre Torri
Prima Ariano
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