La realizzazione del Polo enologico voluto dalla Provincia di Avellino passa attraverso l'ok arrivato dal consiglio comunale del capoluogo alla variante urbanistica. Il via libera dell'aula è arrivato, anche se non sono mancate polemiche e tensioni, con l'opposizione che al momento del voto si è allontanata in segno di protesta.
La minoranza ha lamentato una fretta ingiustificata nell'approvazione della delibera, anche perché il Consiglio di Stato ancora non si è espresso nel merito ed ancora non si sa se i suoli dove nascerà il Polo sono di Proprietà della Provincia o dell'istituto Agrario De Sanctis. ''Non possiamo farci imporre i tempi da Gambacorta'', ha detto il consigliere Giordano. Alla fine la delibera è passata con 13 voti a favore.
Intanto si fa sempre più lontana la fine del tunnel. La D'Agostino Costruzioni, impresa aggiudicataria dell’appalto per l’ultimo lotto di lavori ha inviato una missiva al comune nella quale richiede la risoluzione del contratto. La motivazione è relativa alla prolungata sospensione del cantiere, fermatosi la scorsa primavera a causa dell’assenza di fondi. Starà, quindi, al Comune di Avellino accettare la richiesta della D’Agostino Costruzioni e ripartire da zero, dando vita ad un nuovo bando di gara, o ingaggiare un contenzioso con la ditta.
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