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Avellino, il caso Giunta finisce al Tar. Da Festa fuoco amico sul sindaco/Video

Il consiglio comunale di Avellino non si smentisce nemmeno alla prima uscita dell’era Foti. Per alcune ore, fino al rinvio alla prossima settimana, in aula è regnato il caos. Tanto che il sindaco, ormai a tarda sera, ha dovuto rinunciare ad esporre le sue linee programmatiche. Per il resto tutto come previsto con l’elezione di Livio Petitto a presidente del consiglio e l’insediamento della giunta. Ma l’avvio è stato in salita e il percorso irto di ostacoli.
Il primo lo ha piazzato Gianluca Festa. Forse amareggiato per il mancato ingresso in giunta, il leader di Davvero ha sollevato la questione dell’incompatibilità di alcuni consiglieri che nel contempo ricoprono incarichi in enti pubblici. Dopo una querelle sulla convalida degli eletti, il segretario Tedeschi ha fatto sapere che saranno i datori di lavoro a comunicare, in base al ruolo che i consiglieri comunali svolgono, se sussiste o meno incompatibilità. In dissenso con l’interpretazione della norma i consiglieri Festa e l’esponente di centro democratico Nicola Poppa sono uscita dall’aula al momento del voto.
I mugugni non sono mancati nemmeno quando si è passati ad eleggere il presidente del Consiglio, l’opposizione, con Enza Ambrosone, capogruppo Udc, ha sottolineato la mancanza di confronto nell’indicazione di quello che dovrebbe una istituzione di garanzia e non un assessore nominato in quota Pd. Ai voti Livio Petitto ha raccolto 19 consensi su 32. In pratica solo quelli della maggioranza di centrosinistra. La carica di vice è andata a Lino Pericolo dell’Udc.
Al momento dell’insediamento della giunta nel mirino è finito il sindaco. A sollevare la pregiudiziale è stato la sfidante al ballottaggio Dino Preziosi. La vicenda è nota e riguarda la presenza di esterni in un numero superiore a quanto prevede lo statuto. Sul punto ha attaccato anche il capogruppo del Pdl Nicola Battista. Sarà il Tar a stabilire se c’è stata violazione o meno.  Per Foti la norma è superata ed incostituzionale perché limita l’autonomia di un organo di governo. Malumori sono arrivati anche dalla maggioranza con Festa.
Respinta la pregiudiziale di Preziosi, la Giunta è entrata in scena dopo ore di attesa dietro le quinte. Con il giuramento solenne del sindaco e l’elezione di alcuni organismi, è calato il sipario su una prima seduta che per Foti e il Pd segna un avvio in salita.  Tanto che il primo cittadino, nelle poche parole che pronuncia, invita tutti a sotterrare l’ascia di guerra e a guardare agli interessi della città.

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