Scambio di accuse, interruzioni e polemiche. Tanto che a un certo punto il presidente Livio  Petitto è costretto a ricordare che ‘’l’aula non è un’arena’’. Oggetto della discordia i lavori per la realizzazione del sottopasso che da Piazza Libertà arriva fino al ponte della Ferriera.  La luce in fondo al tunnel è ancora lontana. A chiedere chiarezza sullo stato dell’opera è stata una interrogazione del capogruppo dell’Udc Enza  Ambrosone. Ma tempi e modalità restano ancora un mistero.
L’assessore ai lavori pubblici, Caterina Barra, ha detto che occorrono ulteriori approfondimenti su alcune varianti immaginate, ma non ancora vagliate dai tecnici. Si tratta del restringimento della carreggiata all’inizio di via due Principati e della costruzione di una galleria all’uscita del ponte della Ferriera per evitare di intaccare i sottoservizi. C’è poi il nodo del parcheggio interrato di Piazza Libertà. L’amministrazione ha ribadito di essere contraria.
Le parole dell’assessore Barra non sono andate giù all’opposizione.
Durissima la Ambrosone: ‘’Non vorrei che il tempo serva a colmare il ribasso d’asta con cui sono stati appaltati i lavori. Bisogna ammettere che siamo in ritardo’’. Impossibile, infatti, consegnare l’opera entro l’anno così come era stato previsto. E qui arriva il battibecco prima con La Verde, poi con il sindaco infine con il capogruppo Pd Ida Grella. Il motivo è presto detto. L’Udc non puo’ tirarsi fuori dalle responsabilità perché l’opera l’ha gestita quando il suo attuale segretario provinciale Petracca, era assessore. Ambrosone ribatte che quello è stato l’unico periodo in cui i lavori hanno registrato un avanzamento.
All’attacco va anche Giancarlo Giordano di Sel: ’’ll tunnel nasce male perché ci fu uno scambio di piaceri tra Margherita e Ds che portò a distrarre alcuni fondi destinati all’opera verso la bretella del Fenestrelle’’.
Insomma, il tema resta caldo.
L’unanimità invece è arrivata sulla proposta di giordano di estendere a tutta la citta il wi-fi.
La seduta si è aperta con un minuti di silenzio dell’aula per ricordare Clorinda Sensale, la danna uccisa mercoledì scorso ad Avellino.