Le organizzazioni sindacali dei trasporti, si dichiarano preoccupate in merito alla vicenda del trasferimento del terminal bus di Avellino.
Le categorie, in primis, denunciano la circostanza per la quale, pur essendo parte interessata alle decisioni che si intendono adottare, non sono mai state interpellate e chiamate ad un confronto.
“Non abbiamo mai compreso – dichiarano unitariamente i rappresentanti delle categorie – la scelta di attivare due Terminal Bus (piazza Kennedy e Campetto Santa Rita) che ha creato disagi all’utenza e sembra che ciò nonostante si proceda nella stessa direzione, sdoppiando i capolinea dei bus in città. Abbiamo invece chiesto di utilizzare la costruenda autostazione al fine di dare un servizio più efficiente, a tutela dell’ambiente e degli utenti che usufruiscono del servizio pubblico di trasporto.
Pur comprendendo i problemi di ordine ambientale e di traffico che l’attuale ubicazione del terminal provoca, le possibili soluzioni che sono state ventilate non ci convincono.
Il trasferimento a Campo Genova creerebbe non pochi problemi sia per la concomitanza di eventi sportivi che per il mercato bisettimanale, e sarebbe una soluzione penalizzante per gli utenti del servizio perche troppo decentrata.
L’altra ipotesi di trasferimento in una stradina adiacente la nuova autostazione presenterebbe il grande problema di spazi insufficiente per garantire un corretto e sicuro servizio di salita e discesa dei viaggiatori, la mancanza di stalli adeguati per la sosta e la mancanza assoluta di servizi per gli stessi addetti ai lavori. Senza considerare il traffico che si verrebbe a creare nelle fascia oraria delle 12.30 / 14.30 ore di maggiore partenza dei bus, determinando l’identica situazione di piazza Kennedy”.
Le organizzazioni di categoria, invece propongono di guardare alla mobilità in un’ottica di programmazione degli interventi “ed è per questo – ribadiscono – che è necessario un confronto organico su tutte le tematiche inerenti l’organizzazione del servizio di trasporto pubblico velocizzando il completamento dell’autostazione per avere un terminal moderno, efficiente, sicuro e con moderni servizi per gli utenti e i lavoratori del settore con in più la possibilità di ulteriori ricavi che potranno poi essere reinvestiti nel potenziamento del TPL del territorio”
Commenta l'articolo