Battute finali e i fuochi incrociati per il ballottaggio tra Domenico Gambacorta e Michele Caso che hanno condotto la campagna elettorale in maniera corretta e senza cadute di stile tanto che lo stesso commissario prefettizio di Ariano ha voluto complimentarsi con i due candidati. Caso e Gambacorta, invece dei comizi, hanno preferito scendere in campo tra e con la gente. Resta comunque alta la preoccupazione per l’astensionismo. Michele Caso, punta alla realizzazione di infrastrutture necessarie per dare linfa ad alcune zone della città che soffrono di immobilismo. Per Cardito si intende trovare soluzioni efficienti per risolvere l’annoso problema del traffico che paralizza il rione. Tra i tanti punti, le politiche sociali e il commercio. E di commercio intende interessarsene anche Mimmo Gambacorta che vuole rilanciare le periferie e il centro storico con il completamento di opere rimaste ferme al palo. E’ il caso del contratto di quartiere e dell’assegnazione degli alloggi. Sta di fatto, che per entrambi è necessario sviluppare progetti che vanno dal centro alle periferie. Per Caso e Gambacorta diventa fondamentale pescare tra l’elettorato, circa il 40%, che al primo turno ha votato per Giovanni La Vita, Alessandro Ciasullo, e Antonio Santosuosso. Ovviamene si guarda con maggiore interesse all’elettorato di La Vita e soprattutto al 18% conseguito al primo turno. Giovanni La vita continua a sostenere che il non apparentamento è un segno di coerenza e trasparenza verso il proprio elettorato e come area di sinistra e in consiglio comunale sarà all’opposizione. Anche Alessandro Ciasullo e Antonio Santosuosso si appellano alla coerenza dei temi della campagna elettorale come forza alternativa.
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