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Commercio in città, parla Foti: "Preoccupato da infiltrazioni malavitose''

Paolo Foti

"Ho scelto di occuparmi in prima persona del commercio in città vista la delicatezza della materia - così in una nota il sindaco di Avellino Paolo Foti -. Certo il settore è in crisi, come d’altronde in tutta Italia, ma la cosa che più preoccupa è l’infiltrazione malavitosa anche in questo comparto, nella nostra città, e contro la quale questa amministrazione con l’ausilio della magistratura e delle forze dell’ordine intende lottare per depurare dal marcio il nostro commercio.  
Noi sindaci siamo sempre più il bersaglio privilegiato della popolazione che non potendo contare sull’ausilio dei parlamentari nel contrasto ai problemi del territorio sfogano la loro rabbia contro le amministrazioni comunali. La realtà è che noi sindaci non possiamo più essere solo i meri esecutori di ordinanze o i responsabili privilegiati dei problemi dei cittadini, ma dobbiamo e vogliamo essere i reali rappresentanti delle nostre comunità. 
Con la scomparsa delle province, Avellino assume una ulteriore funzione di rappresentanza, anche a nome e per conto degli altri comuni irpini. In questa ottica - continua Foti - trovano spiegazione i continui contatti e scambi con gli amministratori degli altri comuni.
Sono convinto, e non mi stancherò mai di dirlo, che dobbiamo tendere verso la valorizzazione del nostro territorio che è una risorsa essenziale e riammodernare il nostro tessuto industriale. L’agricoltura resta per noi un elemento di forte sviluppo e di crescita. Guardo con interesse al “modello Pasta Baronia” in Alta Irpinia che da anni produce il proprio prodotto servendosi del grano del nostro territorio, senza importarne un chicco da fuori. E così dobbiamo costruire un “modello Irpinia” che possa sfruttare appieno le nostre risorse e saperle valorizzare all’esterno. 
Tornando al settore del commercio in città, è arrivata l’ora di mettersi insieme per produrre iniziative a sostegno della ripresa del comparto. È inutile protestare e basta. Tocca invece realizzare un punto di equilibrio tra gli interessi dei commercianti e quelli dell’intera comunità, per questo l’amministrazione intende impegnarsi e continuerà a farlo. Bisogna legalizzare il commercio in città, non solo contrastando l’abusivismo ma puntando a legalizzare i mercatini. Ripeto: basta pacche sulle spalle. Rispetto i diritti dei commercianti e degli imprenditori, ma accetto solo le proteste civili e giuste, non quelle strumentalizzate dalla politica.  Nell’ambito di questa visione di sviluppo complessivo, mi sto spendendo per riabilitare e riqualificare Piazza Libertà, e per il completamento della Collina della Terra. Sono convinto, infatti, che il centro storico è l’unica zona che conservi ancora la memoria della città, progressivamente distrutta non negli ultimi anni, ma almeno a partire dal fascismo. Perciò deve essere il centro storico il vero core business di questa amministrazione, con l’obbiettivo di restituirgli pieno decoro e di farne un attrattore per un  turismo stanziale e non episodico", conclude il sindaco del capoluogo  

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