È tutto fermo a Palazzo di città ad Ariano Irpino. La riunione di maggioranza che era stata annunciata per l’inizio della settimana non si è tenuta per l’assenza di qualche consigliere e assessore. All’ordine del giorno ci sarebbe stata la discussione sulla nomina del presidente del consiglio comunale. L’incontro si terrà solo a ridosso del civico consesso del primo luglio anche perché la maggioranza non ha ancora trovato una intesa sul nome del presidente. I partiti rimangono fermi sulle proprie posizioni, anche perché non c’è stata una trattativa vera e propria. Il consigliere Pasqualino Santoro, capogruppo di Liberi e Forti, sostiene che valuterà le proposte di ogni partito senza porre alcun veto. Calma apparente nel gruppo di Italia Futura che fa capo al vicesindaco Crescenzo Pratola il quale aveva proposto Vincenzo Cirillo quale candidato ideale alla presidenza. Salvatore Giuliani dal canto suo sta lavorando per cercare consensi. Intanto la minoranza non sta a guardare. Antonio Ninfadoro, consigliere del Pd, afferma: «Prima di tutto devono provare a ricostruire una maggioranza a 12 consiglieri al terzo scrutinio, cosa molto difficile, proprio per questo partiranno i ricatti incrociati». E poi Ninfadoro aggiunge: «Questa esperienza amministrativa è bella e conclusa. Meglio un commissario prefettizio che questo scempio, almeno nel frattempo si restituisce un senso politico a questa città sul modello di quanto fatto ad Avellino». Il candidato ideale del centrosinistra per la presidenza del consiglio rimane Giovanni La Vita. Sulla ricostituzione dell’ufficio di presidenza pesano nel frattempo le alleanze che si stanno già sperimentando per le prossime amministrative. Si cercano le prime intese politiche e anche i nomi più spendibili per la candidatura a sindaco.
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