In piazza, sotto il Comune, per dire al sindaco di togliere il disturbo. Minoranza consiliare, forze politiche, cittadini, hanno sfidato il tempo inclemente per dire a Paolo Foti che è giunta l'ora delle dimissioni.
In circa duecento hanno risposto all'appello di Sel, Possibile, Forza Italia, Liste Civiche, Nuovo Centrodestra. Simbolo della manifestazione, il super santos, per richiamare la famosa ordinanza di Foti, ''unico motivo per il quale questo sindaco rimarrà nella storia'', ironizzano i presenti.
Il sit-in è stato caratterizzato da una polemica. Viste le previsioni meteo, la manifestazione avrebbe dovuto tenersi nella sala consiliare, solo che il comune è rimasto chiuso. Durissimi gli affondi dei consiglieri Giordano e Preziosi: ''L'amministrazione ci nega lo spazio perchè ha paura della democrazia''. Negli interventi tutti hanno chiesto a Foti di fare i bagagli. Unica forza di opposizone assente, l'Udc, che ha detto di preferire la proposta alla protesta.
E mentre le minoranze vanno in piazza, il Pd, sindaco e gruppo di maggioranza, sono ancora alle prese con la soluzione della crisi. La riunione di ieri mattina si è conclusa con un nulla di fatto.
Né la segretaria regionale Tartaglione, né la responsabile nazionale enti locali, Valentina Paris, sono riuscite a mettere d'accordo i consiglieri. Dunque al momento la maggioranza resta frammentata e indecisa sul da farsi. Unica novità emersa dal vertice, la presenza di Gianluca Festa, di fatto riammesso nel partito. Un nuovo incontro si terrà il prossimo fine settimana. Bisogna decidere se andare avanti, e soprattutto come: occorre che il gruppo si ricompatti, che si nomini una nuova giunta e che si stili un patto programmatico fino alla fine del mandato, altrimenti per Foti non ci sarà altra via che le dimissioni.
Commenta l'articolo