Si è in attesa dell’assemblea dei sindaci afferenti al Consorzio Sociale Ambito A1. Sembra che l’azienda abbia le ore contate. Si è diffusa la voce, sempre più insistente, dell’intenzione di sciogliere il Consorzio prevedere l’utilizzo delle agenzie interinali. L’incontro di questa sera alle 18:30 ad Ariano sarà, dunque, fondamentale. Intanto, arriva un accorato appello dalle mamme dei diversamente abili. “I nostri ragazzi – scrivono nella lettera – sono nati con più svantaggi e non devono sottostare agli umori di chi prende decisioni per loro. Fino a poco più di trenta anni fa i diversamente abili erano tenuti chiusi in casa, oggi dobbiamo dire grazie alle figure presenti nella nostra azienda consortile A1 per averli aiutati, e per farlo tuttora, a essere considerati come delle persone e a far valere i loro diritti”. Quest’ultime si rivolgono ai 29 sindaci per evitare la cancellazione di uno dei servizi estivi organizzato da nove anni: “Chiediamo ai ventinove sindaci dell’Ambito A1 di attivare anche quest’anno la vacanza marina di otto giorni in favore dei diversamente abili durante la quale i nostri figli potranno vivere una settimana lontano dalle loro famiglie sperimentando l’autonomia, tutto ciò concorre a garantire il loro diritto ad avere una migliore qualità della vita. Gli operatori dell’Azienda Consortile, in particolare le assistenti sociali, durante nove anni hanno lavorato con impegno e tenacia anche con noi genitori per farci comprendere quanto sia giusto lasciar andare per qualche giorno i nostri figli per permettere loro di far un’esperienza preziosa. Ciò significa dar loro una possibilità di sentirsi delle persone che possono andar oltre la protezione delle mura domestiche. Come genitori eravamo terrorizzati, abbiamo aderito a questo progetto con il cuore in gola. I ragazzi al loro rientro sono felici, entusiasti, ma soprattutto motivati a continuare la vita di tutti i giorni aspettando l’anno successivo per ritornare dove si sono divertiti e dove non si sono sentiti diversi. Non attivare la vacanza marina significa demotivare psicologicamente delle persone speciali”. Questo è solo una delle prime conseguenze che si starebbero verificando alla luce della situazione di stasi dei servizi sociali. Prevedibile un effetto domino.
Commenta l'articolo