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Consorzio politiche sociali, il direttore Pippo risponde agli attacchi: ecco la lettera

"Sono convinto della legittimità degli atti e il bando non sarà ritirato. 200 le domande pervenute"

pippo consorzio

Il direttore generale Giuseppe Pippo invia una lettera aperta al Presidente della Regione, all’assessore regionale alle Politiche, al Prefetto di Avellino, al Presidente dell’Assemblea dei Sindaci, ai Sindaci dell’Ambito A1, e alla Procura della Repubblica di Ariano: “Sono oggetto di quotidiani attacchi su tutti i mezzi d’informazione per presunta attività antisindacale e, in autotutela inoltrerò tutti gli atti alla Procura della Repubblica per le valutazioni di merito non temendo nessuna forma di intimidazione da qualunque parte provenga essendo convinto della piena legittimità degli atti licenziati e mi riservo tutte le azioni che la legislazione consente in tutte le sedi. Come ribadito, il bando non sarà ritirato, avendo come dirigente l’esclusiva’ di azione demandatami dal Cda e legittimata dal regolamento; inoltre a oggi sono pervenute circa 200 domande e non sarebbe ne’ giusto e ne’ corretto ritirarlo anche tenendo conto del fatto che non sussistono le motivazioni per il ritiro del bando”. Il documento ufficiale, entrando nei dettagli, continua: “Intervengo, mio malgrado e senza piacere nel farlo, per chiarire aspetti tecnici e per smentire ‘verità’ artatamente contraffatte e nel merito e nello spirito, circa l’indizione del bando di concorso relativo alla selezione di n° 32 figure professionali promulgato dall’azienda speciale per la gestione delle politiche sociali dell’ambito a1 e per chiarire altresì, la natura giuridica dell’azienda consortile in merito all’intervenuta normativa di emanazione regionale in materia di consorzi sociali. Nel quadro generale di risanamento e di rilancio dell’Azienda Speciale per la gestione delle Politiche Sociali dell’Ambito A1, il bando di concorso relativo alla selezione di n° 32 figure professionali, è un atto di responsabilità ineludibile in primis, in quanto ad oggi normativamente alla funzione pubblica si accede solo e soltanto attraverso pubblica selezione e non esistono vie brevi e traverse di nessun tipo, a seguire è un atto di serietà gestionale che pone le basi e crea le premesse per un ritorno ai canoni normali di legalità minima dovuta e di un rapporto sano e normale con la componente lavoro in seno al comparto servizi sociali in generale e nel caso di specie in particolare. Tralascio per brevità e per senso del decoro, le decennali vicende relative all’utilizzo improprio della normativa inerente all’utilizzo di contratti atipici nella pubblica amministrazione che ha prodotto in esito ammende e sanzioni da parte dell’ispettorato del lavoro ammontanti complessivamente ad euro 1.700.000 di base oltre agli eventuali ulteriori esiti possibili legati alle singole posizioni dei 38 collaboratori coinvolti. Ma è stato affrontato un percorso lineare, costruttivo e sinergico che ha determinato e prodotto l’indizione del bando selettivo. Alla data del 31 dicembre 2011 erano in scadenza i contratti di collaborazione coordinata e continuativa degli operatori impiegati in servizio presso l’azienda consortile ma in carico formale e sostanziale al comune di Ariano Irpino in qualità di capofila dell’Ambito a1. In sede di concertazione in data 31 dicembre 2011 e successivamente in data 14 gennaio 2012 in pieno e totale accordo con la parte sindacale si è provveduto a variare la forma contrattuale da Co.Co.Co. a tempo determinato per mesi tre fino al 31 marzo 2012 e successivamente in seconda proroga fino al 31 luglio 2012 in deroga alla normativa vigente e nelle more della pubblicazione del bando di evidenza pubblica da effettuarsi entro la data del 30 aprile 2012 con esiti di selezione entro il 31 luglio 2012. Il percorso concertativo e i dovuti passaggi tecnici e gestionali di norma, sono stati ottemperati nel pieno rispetto dei ruoli, delle funzioni e delle parti nella più totale e cristallina trasparenza ed in ossequio formale e sostanziale della legislazione vigente in materia. In ragione ulteriore di quanto esposto, sono stati effettuati ‘passaggi’ anche non strettamente dovuti quali la presa d’atto senza osservazioni dell’assemblea consortile in data 21 marzo 2012 e la consultazione e la presa visione degli atti approvati dagli organi consortili da parte delle Rr.Ss.Aa. aziendali interne in data 28 marzo 2012, le quali tra l’altro formalmente ed autonomamente, esprimevano il gradimento in relazione alla dotazione organica ed al relativo regolamento attuativo di bando. Per quanto attiene il lamentato comportamento antisindacale si affida il giudizio all’autonoma libera interpretazione dei lettori limitando al cronologico essenziale riepilogo del susseguirsi dei fatti e delle vicende la ‘difesa’ facendo seguito all’approvazione degli atti da parte degli organi dell’Azienda Consortile, in data 25 marzo 2012, formalmente le Oo.Ss. provinciali venivano invitate per il giorno 29 marzo 2012 ore 16.00 alla concertazione di norma ai fini della consultazione dovuta, nell’occasione venivano inviati tutti i documenti approvati a mezzo fax come richiesto dalle parti sindacali. In data 27 marzo 2012 le Oo.Ss. congiuntamente facevano pervenire a mezzo fax istanza di posticipo del tavolo concertativo per il giorno 2 aprile 2012 ore 17.00 precisando che in assenza di ulteriori comunicazioni le Oo.Ss. si ritenevano formalmente convocate. In data 2 aprile 2012 il tavolo non si è costituito causa assenza parte sindacale, assenza non comunicata ne’ giustificata in seguito con nessuna altra istanza d’incontro pervenuta In ossequio alla norma, a mezzo posta raccomandata certificata, l’azienda consortile provvedeva a trasmettere ufficialmente tutti gli atti alle Oo.Ss. con nessun esito a riscontro dell’invio tranne la certificazione postale di avvenuta consegna. In data 11 maggio 2012, perveniva istanza Oo.Ss. d’incontro nell’ambito delle normali relazioni sindacali in data 16 maggio 2012, a seguito di formale convocazione, presso la sede consortile alle ore 18.30 riunito il tavolo con tutte le parti presenti, alle ore 20.15 la parte sindacale unilateralmente abbandonava il tavolo ritenendo di non controfirmare il verbale di riunione. Di quanto riportato, gli atti sono a disposizione per qualsiasi consultazione. In merito alla posizione giuridica dell’azienda consortile a seguito dell’intervenuta normativa di emanazione regionale in materia di consorzi sociali tuttora in fase di pubblicazione sul Burc in via valutativa e dai primi riscontri si ritiene a giusta convinzione che la normativa non ricomprende la fattispecie giuridica dell’azienda consortile in quanto riferita ai consorzi di funzione e non alle aziende speciali consortili di servizi. Lo statuto consortile in vigore formalmente e sostanzialmente rispetta in toto il d.lg 18 agosto 2000 n° 267 art.31 comma 8, art.113 comma 1, art. 114 commi  3 e 5 e pertanto l’azienda speciale consortile non è soggetta a scioglimento rientrando giuridicamente nella fattispecie delle aziende speciali erogatrici di servizi con regolare iscrizione alla camera di commercio, autonoma gestione finanziaria con iscrizione alla tesoreria speciale in banca d’Italia, autonomo statuto e autonomi regolamenti non solo gestisce servizi demandate dai comuni associati come da convenzione istitutiva ma eroga altresì, servizi dai quali ricava utili di gestione (progetto idriss con contratto di servizio asl) oppure ad esempio, offre ai comuni consorziati servizi quali il servizio di segretariato sociale liquidato dai comuni oltre la quota sociale di compartecipazione al fua e non dovuto per convenzione l’approvazione definitiva e l’istituzione del contratto di servizio con i comuni consorziati che conclude un processo di autonomizzazione e di riassetto gestionale dell’azienda speciale consortile con riserva di ulteriori specifiche e deduzioni, a normativa intervenuta, a seguito della pubblicazione sul Burc e successiva entrata in vigore formale della norma. l’opera di risanamento e di rilancio cosi come gli indirizzi dell’assemblea consortile  sono stati portati a termine per la totalità degli aspetti e delle questioni. In particolare l’indirizzo di procedere all’internalizzazione dei servizi di emanazione assembleare e più volte ribadita dai sindaci trova la sua applicazione nel bando di selezione e nel relativo regolamento di gestione; atti approvati senza riserve ed osservazioni  unanimemente e con piena soddisfazione degli stessi , allo scrivente non sono mai pervenute richieste di modifica o di integrazione al bando da parte dei sindaci consorziati. Tutti gli atti predisposti su indirizzo e delega del cda e secondo il regolamento vigente sono stati apprezzati e condivisi nelle sedi proprie e dovute da tutti gli organi consortili concorrendo a determinare anche la nomina del direttore generale per la durata di anni cinque , il massimo che lo statuto consortile permette salvo ulteriori proroghe''.
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