Non si è ancora spenta l’eco per la vicenda della revoca del bando pubblico per l’assunzione di 32 operatrici sociali da utilizzare nell’ambito del Consorzio per le Politiche Sociali di Ariano Irpino che la querelle si arricchisce di un nuovo singolare capitolo. L’Ispettorato Provinciale del lavoro di Avellino ha notificato agli ex amministratori del Piano di Zona Sociale e ai 29 sindaci dei comuni afferenti il comprensorio, una multa di un milione e 700 mila euro. Di cosa si tratta? Gli ispettori del Lavoro avrebbero accertato che per una parte del personale utilizzato si configurava un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato. In pratica diverse persone ogni mattina si presentavano in ufficio e avrebbero portato avanti una regolare attività lavorativa alle dipendenze del Piano di Zona. Tutto, questo in assenza di contratti regolari, avrebbe comportato minori entrate per gli enti previdenziali e assicurativi e, ovviamente, anche per gli stessi interessati. Di qui la sanzione amministrativa che i sindaci sono chiamati a pagare. Alcuni comuni, tra cui Ariano Irpino, hanno impugnato il provvedimento dell’Ispettorato del Lavoro, sostenendo che quelli ipotizzati non erano rapporti subordinati, ma i tradizionali rapporti previsti per i precari e i CoCoCo. Adesso sono gli organi superiori a doversi pronunciare e a mettere la parola fine.
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