Conoscere per abbattere i pregiudizi. Ad Ariano Harambee scende in campo per dare una mano ai migranti facendoli integrare nella città. Un’iniziativa che nasce dopo polemiche e atteggiamenti intolleranti che si sono diffusi attraverso Facebook.
La nota di Harambee al termine della manifestazione:
''Ci sono iniziative che ti danno soddisfazione politica, altre che riescono anche a trasformarsi in una gioia sociale.
“Ariano Città Aperta” è stata una giornata importante, impegnativa e riuscita.
Il successo sta innanzitutto nel fatto che è stato un evento unico nel suo genere per Ariano, che ha rotto quella coltre di indifferenza e superficialità con cui si era abituati ad affrontare certe questioni.
Noi di Harambee siamo contenti di aver fatto sentire il calore della nostra accoglienza ai migranti e di aver ricevuto da parte loro sorrisi e allegria.
Durante questa giornata i ragazzi ospitati ad Ariano sono stati coinvolti in attività sportive, hanno cucinato e offerto i loro piatti tipici, hanno suonato e ballato i loro ritmi. Lo hanno fatto insieme a tutti coloro che si sono avvicinati e hanno partecipato a questa festa, attraverso una frizzante mistione di colori.
Siamo riusciti nell'intento di aprire le porte della nostra città, conoscere da vicino questi ragazzi e fare informazione seria. Alcuni di loro hanno raccontato le loro storie, i loro sogni e lo hanno fatto con dignità e riconoscenza. Poterli guardare negli occhi mentre parlavano è stata un’occasione preziosa per chi ha ascoltato, soprattutto perché ultimamente si tende a discutere di certi argomenti stando dietro a un computer, senza toccare con mano una realtà che è tutt'altro che virtuale.
Detto con obiettività, come siamo abituati a fare, non c'è stata una presenza massiccia dei cittadini arianesi ma probabilmente è anche comprensibile. Ci vuole tempo e perseveranza per spezzare i pregiudizi, la paura, il sospetto, la sfiducia.
Come primo contatto diretto tra migranti e comunità arianese, è andata bene. Chi c'era ha partecipato con curiosità, interesse ed entusiasmo creando un'atmosfera molto particolare e piacevole.
Volevamo che se ne parlasse, che se ne parlasse in modo diverso. Volevamo dimostrare che l'odio e il razzismo non vincono mai e così è stato.
Continueremo a lavorare affinché Ariano colga l'opportunità di fare inclusione e ne tragga tutti i benefici.
I ringraziamenti sono d'obbligo perché solo con la disponibilità, l'impegno e la sensibilità di tantissime persone speciali si è riusciti ad arrivare in poco tempo ad “Ariano Città Aperta”.
Grazie a:
- Francesca Albanese e Massimiliano Calì, in particolare, per aver messo a disposizione le loro competenze e il loro grande cuore
- tutti coloro che hanno portato gli strumenti musicali, che hanno dedicato il loro tempo e le loro capacità per il buffet etnico, le foto, le faccende burocratiche, tecniche e logistiche, le attività sportive, la comunicazione, il supporto morale
- i gestori dei centri di accoglienza e i mediatori culturali
- Gsa Pallavolo Ariano, Forum dei Giovani, Marathon Club Ariano
- l'assessore Mario Manganiello, il sindaco Domenico Gambacorta, il Vice Questore Maria Felicia Salerno
attivisti e simpatizzanti di Harambee
Nessuno ce ne voglia se involontariamente abbiamo dimenticato qualcuno''.
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