Scatta di nuovo il sequestro della ex Dogana di Avellino. La VI Sezione della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Avellino contro il dissequestro, ha deciso di rimettere i sigilli al monumento simbolo del capoluogo.
Lo storico edificio di Piazza Amendola, era stato già posta sotto sequestro il 24 novembre del 2012 perchè considerato a rischio crollo. Dopo un mese circa, arrivò il dissequestro: il Tribunale del Riesame, accolse il ricorso presentato dai proprietari dell’immobile.
Oggi la questione si riapre e i motivi restano gli stessi: la Dogana è in stato di degrado e non è stato fatto niente per recuperarla. In particolare, le indagini basatesi anche sulla consulenza di tecnici, riguardano i reati di omissione di atti d’ufficio a carico di dirigenti e responsabili del servizio di pubblica incolumità del comune capoluogo. Tali atti, per motivi di sicurezza pubblica, dovevano essere compiuti subito, senza ritardi. La messa in sicurezza della ex dogana era stata insomma ordinata ma non ha avuto seguito. La pericolosità della struttura è ancora evidente. C’è stata poi, secondo la Procura, una palese inerzia da parte della proprietà.
Per preservare la facciata storica della Dogana, sarebbero necessari l’innalzamento del ponteggio realizzato sul lato sinistro della struttura e la realizzazione di un ponteggio su una porzione della facciata principale, nei pressi del portale d’ingresso.
Dopo il sequestro emanato d’urgenza, il sindaco Foti, è stato nominato custode temporaneo del complesso monumentale.
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