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Droga nelle acque reflue: al via uno studio dell'Alto Calore e dell'Università di Salerno

alto calore

L'Alto Calore – in collaborazione col Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno – ha avviato uno studio volto ad accertare la presenza di droghe da abuso in acque reflue nel territorio servito dall'Alto Calore Servizi SpA, quale contributo scientifico utile anche ad altre agenzie territoriali impegnate nell’analisi e nella lotta all’uso di stupefacenti.
Infatti, dati scientifici dimostrano che – partendo dalla misura dei residui di sostanze illecite nelle acque reflue – è possibile elaborare una stima delle dosi di droghe usate da una popolazione servita da un impianto di trattamento. 
Tale indagine risulta essere la prima a fornire dati di questo tipo, relativi ai Comuni oggetto dello studio e rappresenta un punto di partenza per ulteriori considerazioni sulla complessa analisi del fenomeno dell’abuso. Si tratta – quindi – di un contributo scientifico utile per un monitoraggio del fenomeno che ha ricadute sia in ambito sociale che nel campo ambientale. 
A tale scopo è stato concordato con il Laboratorio LICA (Idrologia e Chimica degli Alimenti) un progetto di studio che comprende la validazione di nuovi protocolli analitici per la ricerca  delle droghe più comuni quali: cocaina, eroina, amfetamine e cannabis (e loro metaboliti) nella matrice acque reflue, il monitoraggio effettuato in punti significativi di tratti di rete fognaria, la valutazione della capacità di rimozione di tali sostanze negli impianti di depurazione gestiti e la loro concentrazione nelle acque superficiali.

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