Come pacificamente concordato a febbraio scorso Fabrizio Procopio richiede un avvicendamento nella carica che ha ricoperto dal 21 giugno 2011, giorno della fondazione di Harambee. In verità il suo mandato scadrà a dicembre (mese di deposito del Manifesto Fondativo all'Agenzia delle Entrate) ma lui ha preferito lasciare spontaneamente con sei mesi di anticipo. Gli attivisti a febbraio avevano fatto del pressing su Procopio per vederlo come unico candidato maschile alle elezioni amministrative a nome di tutto il Movimento insieme alle attiviste Pietrolà, Rossetti e Grande. Procopio avrebbe preferito evitare la candidatura, fino a quando si è giunti all'accordo per cui il portavoce si sarebbe candidato ma in cambio il Movimento a partire dal 21 giugno avrebbe individuato un altro attivista per ricoprire l'unico incarico di rappresentanza di un Movimento politico del tutto orizzontale e partecipativo. Harambee entra ora in una fase congressuale. Afferma Procopio: "Sono stati tre anni strepitosi. In questi 36 mesi abbiamo creato collettivamente un bel movimento politico. Abbiamo combattuto tantissime battaglie politiche e tante ne abbiamo vinte. Abbiamo creato un piccolo media, Radio H, che raggiunge circa 3000 persone al mese. Abbiamo progettato e creato da zero ABC regalando una grande occasione agli Arianesi e infine abbiamo riscosso un discreto successo elettorale. Per me il bilancio è più che positivo. Harambee è un luogo collettivo. Ho sempre sostenuto che le cariche politiche in generale non devono prolungarsi altrimenti ci si affeziona troppo. Questo principio, siccome ci credo per davvero, lo applico a partire da me stesso. Bisogna fare in prima persona quel che si dice. Un medico, se la medicina è buona, la prende lui per primo. La politica si fa certamente con le opinioni, ma più di qualunque altra cosa la politica la si fa con l'esempio". Inoltre Procopio non manca di rassicurare: "Vedo sicuramente gli attivisti un bel po' preoccupati. Io dico che devono stare tutti, ma proprio tutti, sia dentro che fuori dal Movimento, sereni e tranquilli. Io resto con la tessera di Harambee in tasca. Se uno sa fare il portavoce a maggior ragione sa fare anche il buon attivista". Il fondatore del Movimento, a dimostrazione che Harambee è veramente di tutti, si dimette in anticipo nonostante il Movimento abbia riscosso nel complesso un risultato elettorale di tutto rispetto. Di solito siamo abituati a vedere dimettersi quelli che perdono (tranne alcune vergognose eccezioni). Il Movimento Harambee invece è qualcosa di profondamente diverso dalla solita politichetta e turnificare le cariche e le rappresentanze è un gesto di nobiltà da cui molte altre realtà politiche dovrebbero prendere soltanto esempio.
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