''Ce l'ho fatta, sono finalmente a casa''. La signora Elma è felice, rinata: ha sconfitto il Coronavirus. Dopo ben 38 giorni passati in ospedale - prima al Moscati di Avellino, poi alla Clinica Santa Rita di Atripalda - oggi è tornata nella sua Fontanarosa. Ad attenderla, sollevati e in lacrime per la gioia, il marito e i figli.
Elma Barbaro, 64 anni, titolare insieme al marito di un Pub-Pizzeria, ci tiene innanzitutto a rivolgere un pensiero ai medici e al personale sanitario: ''Sono stati tutti gentili e professionali. Ogni giorno sono impegnati a salvare vite, fanno un lavoro straordinario''. E ringrazia anche Giuseppe Pescatore, anestesista in servizio al Moscati e sindaco di Fontanarosa: ''Sempre presente e pronto a sostenermi''.
Poi racconta quei momenti terribili: i primi sintomi, la tosse, la febbre per giorni, la corsa in ospedale: ''All'inizio pensavo fosse una semplice influenza, dura a passare. In ospedale non ci volevo andare. Per fortuna la mia famiglia ha insistito. Al Pronto Soccorso mi hanno diagnosticato la polmonite e mi hanno fatto subito il tampone, risultato positivo. Sono piombata in un incubo. I primi giorni sono stati terribili, per me come per la mia famiglia. Grazie alle cure dei medici, sono lentamente migliorata e col passare del tempo mi sono tranquillizzata. Vedevo, purtroppo, altri stare peggio, i più gravi finire intubati nel Reparto di Terapia Intensiva''.
Dopo due settimane passate al Moscati, Elma, clinicamente guarita, è stata trasferita alla Clinica Santa Rita, in attesa di negativizzazione del tampone. Oggi, dopo tre test negativi, è stata finalmente dimessa.
Tira un sospiro di sollievo anche la comunità di Fontanarosa, felice del ritorno a casa di una sua concittadina. In queste settimane il paese si è stretto intorno alla famiglia, dimostrando vicinanza e solidarietà: ''Ho ricevuto centinaia di telefonate. Ringrazio tutti di cuore. Ora voglio godermi la pace e la tranquillità della mia casa. Potrei uscire, sono guarita, ma preferisco far passare ancora un po' di tempo''. Quella di Elma, donna dalla tempra straordinaria, è una storia a lieto fine. E' una storia di speranza per chi ancora oggi, in un letto di ospedale, lotta per sconfiggere un nemico subdolo, invisibile, a volte letale, ma non invincibile.
(Foto ripresa da paesaggi irpini)
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