Archiviata l'approvazione degli equilibri del bilancio, per il sindaco si apre una nuova partita, quella della composizione della giunta. Paolo Foti ora può contare su una maggioranza che sfiora i 20 consiglieri. Numeri che potrebbero aumentare ancora se l'operazione ''patto dei cento giorni'' con settori dell'opposizione dovesse andare in porta.
Il banco di prova sarà proprio la giunta. Ma più che un rimpasto, sarà un mini rimpasto.Il totoassessori, come sempre in questi casi, impazza. Al loro posto dovrebbero rimanere il vicesindaco Maria Elena Iaverone, l'Assessore ai Fondi Europei Arturo Iannaccone, il titolare dei Lavori Pubblici Costantino Preziosi.
Buone probabilità di conservare l'incarico ce l'hanno anche Teresa Mele alla cultura, Augusto Penna all'ambiente, Elena Tordela al patrimonio. Si tratta di assessori che possono contare, in un modo o nell'altro, su una sponda politica che ne renderebbe difficile la sostituzione. In bilico dunque sono Marco Cillo, politiche sociali, Ugo Tommasone, urbanistica, Anna Capone, contenzioso. Il sindaco dovrà certamente concedere qualcosa ai dameliani, d'altra parte è grazie a loro se la consiliatura non è finita. Alla finestra resta Preziosi che in base alla qualità della nuova giunta valuterà una sua collaborazione con il sindaco.
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