Alla fine l’amministrazione si salva in zona Cesarini. Dopo una diatriba tecnico-burocratica sul termine di approvazione degli assestamenti di bilancio e di rinegoziazione dei mutui, l’opposizione abbandona l’aula e consente alla maggioranza di dare il via libera al provvedimento entro oggi, ultima data utile, almeno così si è stabilito.
In cambio le minoranze hanno chiesto a capogruppo Pd e presidente dell’aula di mettere sul tavolo le loro scuse per la seduta convocata d’urgenza e per le assenze tra i democratici che hanno fatto saltare l’assise dell’altro ieri. Richiesta esaudita da Grella e Petitto che hanno assicurato non si ripeterà più tale inconveniente. Al momento del voto l’opposizione decide comunque di abbandonare l’aula, per sottolineare il dissenso, mentre la maggioranza procede. Fin qui la sintesi di una mattinata convulsa. Ma c’è dell’altro. Il sindaco ha ricevuto un nuovo avviso di garanzia, dopo quello per l’Isochimica, relativo ai lavori di piazza castello e per la mancata bonifica dell’area inquinata. Una nuova tegola sul primo cittadino che per il tiepido sostegno giunto da Via Tagliamento in queste settimane, ha deciso di autosospendersi dal Pd fino ha data da stabilire.
Sulle macerie della maggioranza gongola l’opposizione che con Giancarlo Giordano di Sel torna a chiedere le dimissioni di Foti.
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