Il sindaco è stanco ed è pronto a gettare la spugna. Ormai è chiaro ed evidente a tutti: le voci non sono state smentite, dunque  l'ipotesi è più che una probabilità e viene seriamente presa in considerazione. I motivi soni tanti e non c'è solo lo spettro dei possibili avvisi di garanzia in riferimento all'approvazione di bilanci passati. Il sindaco è stanco della farraginosità della macchina amministrativa, delle liti interne, dei dissensi tra i consiglieri, tra gli assessori, delle beghe politiche. A tutti questi problemi, incancreniti, non vede via d'uscita. Non è la prima volta che Paolo Foti minaccia di sbattere la porta, ed anche questa volta del caso ha interpellato il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini: contatti telefonici, forse un vertice nella capitale. A quanto si apprende il numero due dei democratici avrebbe consigliato al sindaco di soprassedere, almeno per il momento, e di verificare la tenuta della maggioranza. E non è un caso forse se in serata consiglieri e assessori si ritroveranno tutti nella stessa stanza per prendere una posizione che sia definitiva: o si va avanti con convinzione e coesione, oppure tutti a casa. Un vertice al quale il sindaco non prenderà parte, forse per consentire una discussione franca e sincera. Insomma, la sensazione è che se la maggioranza blinderà il sindaco, Foti non getterà la spugna. Se invece dovesse arrivare una fiducia timida o condizionata, il primo cittadino e pronto a raccogliere le sue cose e a lasciare l'ufficio di Palazzo di Città.