Sono ore di tensione nel Partito Democratico avellinese. Lo scontro si consuma sulle regole per le primarie. La sinistra interna ha chiesto le dimissioni del presidente Carmine De Blasio, reo di avere firmato un documento nel quale si rende possibile la candidatura di Gabrieli, sul filo della incompatibilità perché il fratello è alla guida dell’Acs, e si esclude invece Gianluca Festa e le sue civiche perché già in campo da mesi. Il presidente in una conferenza stampa ha smentito di aver mai sottoscritto il documento e ha attaccato il gioco al massacro della sinistra di Fierro e Todisco che starebbe alimentando una guerra per bande in vista del congresso provinciale. Intanto è slittata ancora una volta la conferenza stampa di Leonida Gabrieli, forse in attesa di decisioni definitive da via tagliamento.
In questo contesto confuso si inserisce la candidatura di Antonio Gengaro. L’ex presidente del consiglio comunale ha partecipato alla riunione dei sottoscrittori di ‘’amare avellino’’, manifesto di intellettuali rivolto al centrosinistra. Ma al circolo della stampa si sono presentati solo i segretari di rifondazione, dei socialisti, e la candidata alle primarie dei comunisti italiani Rosalba Capone.
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