Torna il pericolo della chiusura per la clinica Malzoni. Un provvedimento dirigenziale datato 30 maggio ha infatti disposto la sospensione delle attività della struttura sanitaria. Alla base ci sarebbero le stesse inadeguatezza dell’edificio che portarono allo stesso provvedimento solo qualche mese fa. A questo punto appare scontato il ricorso al Tar della clinica che, come in passato, potrebbe stoppare il provvedimento. I sindacati si sono dichiarati in stato di agitazione e hanno chiesto la convocazione urgente di un tavolo presso la prefettura. Sullo stesso caso scoppia anche la polemica politica. Il sindaco Paolo Foti infatti era all’oscuro del provvedimento licenziato dai suoi stessi dirigenti. In una nota il primo cittadino si dice sorpreso e amareggiato per non essere stato messo al corrente dell’iniziativa assunta dal dirigente del settore. Una vicenda paradossale che ancora una volta dimostra la collatura tra chi dovrebbe dare le linee d’indirizzo politico, sindaco e assessori, e chi dovrebbe attuarle, dirigenti e funzionari. Tornando alla sanità, ci sono novità per quanto riguarda il rapporto tra i sindaci e il manager Asl Sergio Florio. Le parti si sono incontrate al Comune di Avellino. Florio ha presentato il piano di investimento per quanto riguarda i sette milioni di avanzo di bilancio. Soldi che serviranno per potenziare i distretti e decongestionare Moscati e Criscuoli. Si investirà, inoltre, anche nell’implementazione delle reti d’emergenza e dell’assistenza ai soggetti fragili. I primi cittadini, in rappresentanza di tutti i comuni dell’azienda sanitaria locale, hanno approvato il piano del manager: così dopo settimane di tensione torna il sereno
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