Il travaglio interno del Pdl sul voto di fiducia al Governo Letta, non è stato vissuto solo da Berlusconi, ma anche dai parlamentari campani del Popolo della Libertà. Sin dall’inizio fedele al premier si è mostrata l’onorevole Mara Carfagna. Così come il coordinatore regionale Nitto Palma che la fiducia a Letta non l’ha votata, ma per eccesso di berlusconismo e non per dissenso. A parte qualche defezione, il gruppo dirigente campano, da Alessandra Mussolini a Luigi Cesaro è con Berlusconi. Resta titubante il Ministro sannita Nunzia De Girolamo, data prima con i dissidenti poi di nuovo con il Cavaliere. Il ruolo di mediatore se lo ritaglia il presidente della Regione Stefano Caldoro: ‘’La scissione indebolisce il partito e con il gruppo di Alfano bisognerà riprendere il dialogo’’. Il governatore non si fida dei falchi, ma nemmeno si sente di criminalizzarli. Ora il rischio è l’isolamento quindi vanno costruiti processi unitari e di coesione. Saldamente accanto a Berlusconi anche il gruppo dirigente del Popolo della Libertà Irpino, esclusi ovviamente i D’Ercole che già da tempo se ne sono allontanati. Sibilia - apparso ieri perplesso durante io consueto lo show di Scilipoti immortalato dai fotografi dell’emiciclo - ha seguito l’indicazione del leader comunicata in aula anche se ammette di essere stato convinto di votare il no fino all’ultimo secondo.
In linea con l’ex premier anche la Consigliera regionale del Popolo della Libertà Antonia Ruggiero che non nasconde la preoccupazione per il dibattito interno ma conferma l’adesione al progetto di Forza Italia. D’accordo con la Ruggiero, per una volta, anche il vicecoordinatore provinciale Generoso Cusano. Fuori dal coro, invece l’ex ministro Gianfranco Rotondi: ‘’Non ho votato la fiducia, la vicenda è stata gestita male. E’ stato un errore scaricare sulle istituzioni un problema interno. Lo spettacolo non è stato esaltante’’
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