Irpiniambiente considerando morosi alcuni Comuni, sospenderà il servizio di raccolta. La polemica va avanti ormai da mesi. La provincializzata in più occasioni ha sollecitato l’adempimento economico, dal momento che nelle casse non ci sono più fondi per le emergenze. A subire maggiormente il danno sono i dipendenti dell’ente provinciale che non riceveranno gli stipendi, nonostante abbiano svolto la raccolta sempre con costanza e responsabilità. Irpiniambiente è riuscita ad ottenere degli acconti da alcuni comuni come Mercogliano, Santo Stefano del Sole, Cervinara e Castelfranci. Da questi ha avuto una importante boccata d’ossigeno. Lunedì, i vertici societari faranno una verifica per stabilire tutto l’elenco dei comuni che non pagano ancora pur avendo usufruito del servizio. Intanto da martedì scatterà lo stop per la raccolta. I comuni stanno cercando delle soluzioni per far sì che la provincializzata non provochi la paralisi totale e la conseguente emergenza. Nel frattempo, parte la polemica da quei comuni che hanno comunque saldato fino al 30 settembre del 2012. Il sindaco di Monteforte sostiene che il saldo sarà garantito non appena saranno disponibili le somme incassate dal ruolo 2012 consegnate ad Equitalia nel mese di settembre e posto all’incasso solo a fine gennaio. Insomma è vero che irpiniambiente batte cassa ed è in dissesto finanziario a causa di tutti quei comuni che non hanno garantito periodicamente le spettanze dovute all’ente provinciale, costretto ad incaricare il prefetto della situazione di emergenza per venire a capo della situazione, ma è pur vero che bisogna trovare un’ intesa ragionevole per evitare effetti deleteri sui lavoratori e sul servizio. La situazione per Irpiniambiente potrebbe aggravarsi quando molti comuni decideranno di uscire definitivamente dalla provincializzata, i cui costi sembrerebbero elevati per le possibilità delle casse comunali.
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