Sale la tensione sulla vicenda dell’ex Isochimica di Avellino. L’Azienda Sanitaria Locale aveva promesso, nel corso di un incontro ufficiale in prefettura, ormai due mesi fa, che avrebbe avviato uno screening sulla popolazione di Borgo Ferrovia che vive a due passi dalla fabbrica dei veleni. Ad oggi però nessun monitoraggio per verificare le condizioni di salute dei residenti e degli studenti che frequentano le scuole della zona è stato avviato. Così il sindaco ha diffidato l’Asl che-dice Paolo Foti- ha disatteso tuti gli impegni presi. Una decisione a cui si è arrivati dopo che circa due settimane fa il primo cittadino aveva inviato una lettera per sollecitare l’avvio delle indagini senza ricevere alcuna risposta.
Foti accusa l’Asl anche per altri motivi. Secondo il sindaco l’Azienda ha rallentato i lavori di messa in sicurezza del sito perché ancora non ha concesso il parere per copertura dei blocchi in cemento e amianto e per i lavori ai tetti dei capannoni.
La determinazione del sindaco trova l’appoggio degli ex dipendenti dell’isochimica anche loro in attesa che parta lo screening sanitario. I lavoratori si dicono prontio a presentare un dossier in Procura affinché ogni comportamento omissivo venga chiarito.
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