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Isochimica, l'Asl smentisce Foti: nessuna inadempienza. Al via lo screening. L'ira delle mamme di Borgo Ferrovia

Si fa incandescente la polemica tra il sindaco e l’Asl sulla messa in sicurezza dell’Ex Isochimica. Carmelo Padula, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale, smentisce che ci sia mai stata una diffida da parte del sindaco sui presunti ritardi circa i pareri necessari per avviare i lavori presso lo stabilimento: ‘’Nessuna inadempienza, l’autorizzazione non c’è  perché la ditta incaricata di eseguire i lavori ancora non ha risposto ai 25 chiarimenti richiesti’’.
 Messa in sicurezza a parte, Padula fornisce anche dei dati sui controlli fino ad ora tenuti sugli ex dipendenti: su 275 avellinesi che hanno lavorato presso l’isochimica, 241 si sono sottoposti a visita. L’80% di questo è stato dichiarato affetto da malattia professionale, cioè ha contratto una patologia legata all’amianto. Per quanto riguarda la popolazione adulta residente a Borgo Ferrovia, l’Asl ha dato la disponibilità, previa volontaria richiesta, ad effettuare delle visite. Ma fino ad oggi non si è presentato quasi nessuno.
Intanto si insediata la commissione di lavoro che dovrà effettuare il testing sui bambini delle scuole della zona. Tra asilo, elementari e medie, parliamo di circa 250 alunni.
Oltre che da Padula, la commissione è composta dal pediatra Felice Nunziata e dalla epidemiologa Elvira Bianco.
Tre le fasi del testing: la prima prevede una anamnesi sull’albero  respiratorio; la seconda, se necessaria, prevede prove di funzionalità respiratoria; la terza, solo se si dovessero verificare le condizioni, prevede indagini approfondite con l’ausilio dell’Università su eventuali ostruzioni respiratorie.
Dai medici è arrivato l’appello alle mamme a stare tranquille e a non lasciarsi guidare dall’emotività. Ma la contestazione c’è stata lo stesso. All’Asl viene rimproverata negligenza e superficialità.
Nunziata ha spiegato che questi test probabilmente, e fortunatamente, non produrranno risultati positivi. Ciò perché l’amianto per agire ha bisogno di decenni e quindi nei bambini è quasi impossibile che venga riscontrata alcuni tipo di presenza. Si tratta dunque di una serie di visite fatte in via precauzionale e che assumono un significato scientifico in quanto mai in Italia è stata fatta una operazione del genere. Restano gli adulti i soggetti più esposti alle patologie asbesto correlate.

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