Isochimica, la storia infinita. Il colpo di scena è arrivato ieri: Stefano La Verde, medico e Consigliere comunale di Avellino, che seguiva i lavoratori dell’ex stabilimento contagiati dall’amianto, lascia il caso.  “Ho fatto quel che potevo – dichiara – ma sono un medico del lavoro e non un medico legale”. Dunque, serve un’altra figura professionale. Ma gli operai sono delusi, non se l’aspettavano e parlano di probabili pressioni dall’alto visto che La Verde aveva tenuto solo pochi giorni fa, in Consiglio provinciale, un intervento molto accorato al fianco dei lavoratori. Il diretto interessato respinge i sospetti e si dice a disposizione per eventuali altre consulenze di sua competenza, e cioè le singole perizie necessarie per chiedere, anche in sede giudiziaria, risarcimenti all’Inail per danno biologico e danno esistenziale. Intanto quella di domani si annuncia come un’altra giornata cruciale. L’avvocato Leonida Gabrieli, patrocinante in Cassazione, in qualità di curatore del fallimento dell’Isochimica Spa, terrà una conferenza stampa al centro sociale Samantha della Porta. “Su questo caso – spiega l’avvocato - si leggono e sentono valutazioni, commenti, informazioni troppo spesso inattese che, in quanto tali, distorcono la realtà dei fatti, diffondendo notizie fuorvianti e illazioni anche sull’operato degli organi del fallimento di detta società. Di fronte a tanta superficialità – chiude Gabrieli – va fatta chiarezza su quanto accaduto dall’83 ad oggi, soprattutto per il rispetto di quanti soffrono in maniera drammatica gli effetti dell’attività svolta in quella fabbrica”.