L’Amu viaggia sui 18 mila euro di deficit al mese. Entro la fine dell’anno accumulerà un deficit davvero spaventoso che qualcuno dovrà ripianare. Ovvero il Comune di Ariano Irpino.  Già lo scorso anno l’azienda fu costretta a ridurre il capitale sociale. Tutto questo perché non si risolvono i veri problemi strutturali e inerenti la gestione dell’azienda. In primis la definizione di un trasferimento di risorse dal Comune che sia adeguato, come negli anni addietro. In secondo luogo manca una ristrutturazione dei servizi, con l’eliminazione delle corse inutili e degli sprechi. In terzo luogo non c’è un’utilizzazione  razionale del personale; infine né sindaco, né civica amministrazione si decidono ad aprire  un vero  e proprio contenzioso con la Provincia e la Regione per l’assegnazione di un più consistente contributo a chilometro. Non è un mistero che mentre l’Amu incassa per ogni chilometro di corsa ritenuta essenziale meno di un euro, altre aziende regionali incassano al di sopra di un euro e 50 centesimi. A tutto ciò bisogna aggiungere che i mezzi in servizio sono prevalentemente usurati e quindi comportano una spesa di gestione maggiore. Da anni non si effettuano investimenti, non si completa l’area per la sosta a Fiumarella, non si fa nulla per risparmiare sui pezzi di ricambi. L’Amu non dispone neanche di una sua officina. Insomma, è rimasta un’azienda arretrata che non potrà mai stimolare un privato ad entrare nel capitale sociale.