"Proviamo un grande dolore, tanto dolore e vogliamo innanzitutto esprimere tutta la nostra vicinanza alle famiglie e a tutti i ragazzi della scuola. Bisogna certo aspettare l'esito delle indagini sull'attentato. Quello che ora sentiamo di poter e dover dire che una morte di questo genere è inaccettabile.” Con queste parole, Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera esprime vicinanza alle famiglie dei ragazzi e commenta l'attentato a Brindisi.
Ed è proprio Don Luigi Ciotti che venerdi 25 maggio sarà in Irpinia per l’intera giornata. L’appuntamento già programmato da tempo non subirà variazioni. Infatti, la mattina alle 9:30 ad Avellino nell’auditorium dell’Istituto d’Arte “De Luca” Don Ciotti incontrerà gli studenti irpini e la cittadinanza. Il pomeriggio dalle 16:00 a Lauro, presso il Castello Lancellotti, ci sarà una tavola rotonda dal titolo “Dalle donne di mafia alle donne dell’antimafia, 30 anni di Faida” per fare memoria dei 10 anni dalla “strage delle donne” quel terribile atto di violenza che colpì l’Irpinia il 26 maggio del 2002.
“In Puglia – continua Don Ciotti - ci sono beni confiscati alle mafie dove tanti giovani si danno da fare per ridare a questo nostro paese più legalità, più dignità, più lavoro, più giustizia sociale. Lo stesso avviene in tante scuole della Regione e del paese dove i ragazzi come quelli colpiti oggi dall'attentato imparano non solo le materie del sapere ma anche l'alfabeto della cittadinanza e della corresponsabilità. Che questo fatto violento, incredibile, non può farci dimenticare la meraviglia di questi ragazzi impegnati a costruire il loro ma anche il nostro futuro." E proprio da queste parole di Don Ciotti che vogliamo trarre linfa per ripartire dal Bene, un titolo che sottolinea in modo incisivo la nostra azione futura. I progetti per il riutilizzo sociale dei beni confiscati sul nostro territorio procedono ma è arrivato il momento di mettersi a lavoro e di aprire una nuova fase dell’antimafia in Irpinia in cui è richiesta la partecipazione di tutti.
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