Marco D'Acunto, segretario generale Funzione Pubblica Cgil comunica che quest'ultima "ha preso visione degli articoli, apparsi sulla stampa in questi giorni, tesi ad evidenziare una eventuale omissione nel comunicato prodotto dalle Organizzazioni Sindacali lo scorso 2 marzo.

Si sostiene, nei fatti,  che il sindacato non risponda all’interrogativo posto in particolare dal sindaco di Atripalda: a quanto ammontano gli stipendi dei dirigenti? 

La risposta è presto data: perché il sindaco lo chiede ai sindacati? E’ a conoscenza del fatto che i sindacati, o almeno la Fp Cgil, non organizza e rappresenta i dirigenti di Irpiniambiente?

Quanto alla domanda sul cosa hanno fatto i sindacati finora , possiamo fornire certamente spiegazioni: il sindacato ha prodotto una quantità industriale di documenti tesi a tutelare in primis i cittadini e poi i dipendenti  e con essi il sistema della provincializzazione dalla quale è scaturito un braccio di ferro con la società che ad oggi non fornisce risposte.

Il sindaco di Atripalda, piuttosto che chiedere del ruolo del sindacato, è disposto a sostenere la vertenza che stiamo portando avanti sui seguenti argomenti?

• Definizione della Pianta Organica;

• Riorganizzazione del lavoro;

• Bilancio programmatico e definizione dei tempi di conclusione  degli impianti necessari delle filiere;

• Rivisitazione del Piano industriale per cogliere  gli obiettivi previsti dalla legge speciale della autosufficienza e l’eco-sostenibilità;

• Rivisitazione dei costi di gestione.

Appare evidente dai temi posti che la Funzione Pubblica Cgil lavora per ricercare soluzioni condivisibili e fare delle scelte nell’interesse della collettività. Per fare il sindacato propone, rivendica, contratta e cerca di concertare,  ma non è in cogestione, né con “ i poteri forti “, né tantomeno con i dirigenti nominati da chi ha governato l’Amministrazione Provinciale di Avellino. 

In ogni caso la Fp Cgil è pronta e chiede un confronto pubblico con il sindaco di Atripalda per verificare se c’è davvero l’intenzione di porre le basi per una discussione seria sul ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Avellino."