La nota del sindaco di Montoro Inferiore, Antonio Carratù in occasione del referendum del 26 e 27 maggio:

"Domenica 26 e Lunedì 27 maggio tutti i cittadini di Montoro sono chiamati ad esprimersi sulla volontà di Fusione dei due Comuni, un progetto che parte da lontano, decenni di discussioni hanno contributo ad alimentare una discussione democratica, ma non hanno mai consentito ai cittadini di esprimersi concretamente sul progetto che oggi più che mai trova il consenso unanime di associazioni sociali, sindacali e politiche. Le Delibera dei due Consigli Comunali dell’aprile del 2009 e del maggio del 2012 hanno definitivamente fatto chiarezza rispetto alle incertezze emerse negli atti deliberativi delle precedenti amministrazioni locali, che non hanno permesso di anticipare i tempi. Ora la valutazione definitiva passa ai cittadini che dovranno esprimersi sul quesito referendario. Ai Presidenti dei Consigli Comunali Bruno Spiezio e Michele Penna va riconosciuto il merito della convocazione di un ulteriore Consiglio Comunale congiunto che è servito a far ulteriore chiarezza da parte di tutti i Consiglieri Comunali che hanno espresso la loro volontà, la loro opinione, su un importante evento che potrà mutare la storia di Montoro, dimostrando la maturità e la consapevolezza che la data di convocazione del referendum prima o poi sarebbe arrivata. Su un tema così importante la classe dirigente di questo territorio non poteva essere vaga o indifferente. Le amministrazioni comunali hanno portato avanti con convincimento questo punto che faceva parte dei rispettivi programmi elettorali dando impulso all’attività amministrativa sulla FUSIONE DEI COMUNI argomento che ha visto coinvolti tutti i consiglieri comunali sia essi facenti parte dei gruppi di maggioranza che di opposizione, onorando quel patto elettorale che dopo le elezioni si instaura tra cittadini ed amministratori. La campagna referendaria per le consultazione del 26 e 27 maggio, indipendentemente dalla scelta che verrà fuori dalle urne, ha contribuito, nelle due comunità, a riavviare discussioni e dibattiti molto utili per la crescita politica e sociale della nostra comunità. Il confronto tra le parti poi, è un grande segnale di democrazia ed è motivo di arricchimento personale e sociale. Bisogna rispettare le ragioni del SI e quelle  NO ed ogni cittadino, in questa fase storica, deve fare la propria parte. Non condivido il linguaggio offensivo che spesso è venuto fuori dai promotori dei comitati: non stiamo facendo l’analisi dell’attività amministrativa. Su questo punto ciascun amministratore, se lo riterrà opportuno, ne darà conto allo scadere del mandato amministrativo, in maniera chiara ed esaustiva, illustrando le cose realizzate e quelle per le quali si sono subiti ritardi non dovuti certo alla incapacità di gestire la cosa pubblica. Le amministrazioni in carica non sono alla ricerca né di vana gloria né di riconoscimenti; hanno semplicemente fatto quello che la cittadinanza di Montoro aspettava da anni. Alle tante chiacchiere o autocelebrazioni di cui si sono riempite pagine e pagine di giornali negli anni scorsi, abbiamo risposto, in modo sobrio e silenzioso, con un impegno concreto che ci ha portato al referendum. Per nessun consigliere comunale è stato un sacrificio condividere un percorso tecnico amministrativo in quelle che sono le sedi più appropriate ovvero i Consigli Comunali, il Consiglio Provinciale ed il Consiglio Regionale. Invito, dunque, tutti i cittadini a votare e ad esprimere la propria opinione affinché la democrazia giunga ad un reale compimento. Il nostro livello di partecipazione al referendum voto dimostrerà alla Regione Campania la maturità della nostra comunità. Come Sindaco, coerentemente con le posizioni da sempre assunte, mi auguro che prevalgano in modo netto le ragioni del SI su quelle del NO, in modo che l’iter legislativo possa celermente proseguire e si possa così giungere all’istituzione del Comune unico di Montoro."