50 studenti del liceo classico Aeclanum sono favorevoli a trasferirsi dall’attuale sede a Passo Eclano. Con due ipotesi risolutive: appoggiarsi temporaneamente nell’edificio centrale dove è allocato anche lo scientifico oppure definitivamente nell’ex scuola elementare nel piazzale dell’Istituto. 50 sono la maggioranza degli iscritti e hanno firmato una missiva indirizzata al Presidente della Provincia, al Sindaco di Mirabella, al Prefetto di Avellino, all’Asl irpina, all’ufficio scolastico regionale e provinciale e al dirigente Centrella. In questa lettera, i liceali chiedono che “la scuola sia trasferita in questa struttura vuota e senza alcun costo aggiuntivo ovvero l’edificio dell’ex scuola primaria”. In alternativa – si legge nella nota – propendono per una sede a tempo limitato presso i locali dello scientifico.
I motivi? Sono elencanti punto per punto: nella lettera si inizia sostenendo che “il classico a Mirabella è ubicato in un edificio che non è nato come scuola, e che non presenta le caratteristiche necessarie a garantire benessere agli studenti”. Ciò – rimarcano – “sta causando la drastica diminuzione di iscrizioni” e testuali parole “temiamo per la chiusura di questa scuola”. Insomma, sulla vicenda intervengono a gamba tesa i diretti interessati facendo capire di voler avere voce in capitolo. C’è di più: in un altro documento precisano che vogliono “esser tenuti fuori dalle beghe politico – elettorali, che vogliono usufruire dei laboratori, della palestra e del campetto di pallavolo, che vogliono stare insieme agli altri studenti e non isolati in una scuola con 4 classi”.
Pare proprio che la maggior parte dei liceali dell’Aeclanum non vogliano rimanere nella sede storica, una decina o poco più non hanno ancora firmato o forse non lo faranno. Ai circa 60 studenti corre voce, ovviamente accreditata, che si aggiungeranno almeno cinque ragazzi che stanno formalizzando il passaggio dal classico di Avellino, il Mancini. Liceali dell’hinterland della valle del Calore che di certo non vorrebbero ritrovarsi in una altra bufera sulla sicurezza degli edifici scolastici, vorrebbero invece continuare a studiare greco, latino e italiano, finanche chimica e matematica, in un clima di serenità. La querelle fra Provincia, Istituto, Comune, e via discorrendo dovrebbe arrivare a conclusione prima della pausa natalizia.
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