Si è svolta oggi a Mirabella Eclano la presentazione dell’equipe multidisciplinare presso la nuova sede del Centro di riabilitazione “Insieme”. L’idea di effettuare uno screening specialistico in riabilitazione è nata dai terapisti del Centro Insieme di Mirabella che hanno coinvolto le scuole del comprensorio e i medici di zona. Il Dottor Michele Iapicca, amministratore unico della società, ha presentato al pubblico l’equipe di medici e terapisti che collaboreranno per labuona riuscita di questo progetto. Hanno preso la parola il dott. Salvatore Riccardo Brancaccio, Fisiatria, il dott. Raffaele Izzo, Foniatria, la dott.ssa Ornella Moschella, Neuropsicologia, la dott.ssa Francesca Operto, Neuropsichiatria Infantile, la dott.ssa Livia Di Pietro, Massofisioterapista, il dott. Luigi Rosato, Fisioterapista, la Dott.ssa Stefania Ruggieri, Logopedista e la dott. ssa Assunta Marra, Neuropsicomotricista. Gli specialisti hanno sottolineato l’importanza di un intervento preventivo e/o tempestivo in età evolutiva in riferimento alle varie aree dello sviluppo del bambino quali l’area dell’apprendimento, della comunicazione, della neuropsicomotricità, del cognitivo-comportamentale e quella motoria e del trattamento dei paramorfismi e dismorfismi. Un trattamento precoce e tempestivo, infatti, può evitare che determinati “sintomi” possano evolvere in patologie più complesse, se trascurati. Il Centro Insieme convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale nella sede storica di Avellino opererà nella sede di Mirabella Eclano in regime privatistico, rivolgendo l’intervento riabilitativo nella forma ambulatoriale ai soggetti affetti da disabilità motorie di origine neurologica e ortopedica, sindromi metaboliche e cromosomiche, danni encefalici, disturbi cognitivi, emotivi, comportamentali, disturbi neuropsicologici, disturbi sensoriali e neurosensoriali, disturbi dell’apprendimento, disturbi della comunicazione, autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo.
Inoltre, il Dott. Iapicca si è intrattenuto sulla situazione della riabilitazione in Irpinia, ambulatoriale e domiciliare, che ha visto una progressiva diminuzione delle prestazioni a partire dal 2010 del 17 %. Ciò sta comportando un progressivo aumento delle liste di attesa, oggi, infatti, siamo intorno a 7/8 mesi. Un dato allarmante che indica come si sta vivendo un brutto momento e non solo in Campania. Poi, non c’è soltanto la scarsità delle risorse a preoccupare. Il sistema sanitario della riabilitazione in Campania si può ritenere un pò “bolscevico”. Con un tetto annuale di prestazioni assegnato ad ogni singolo centro, non c’è molta concorrenza. Senza una concorrenza effettiva le A.S.L. non potranno attendersi gli auspicati centri d’eccellenza. La scelta di un tetto di branca, forse sarebbe stata una scelta più giusta perché avrebbe aperto ad un minimo di concorrenza di per se salutare per una maggiore qualità delle prestazioni.
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