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Multa al Consorzio, la proposta della Cisl: "Rinunciare agli arretrati per stabilizzare i lavoratori"

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Dopo le pesanti sanzioni a carico del Consorzio e dei 29 comuni dell’Ambito A1, sale la preoccupazione dei sindacati sulle sorti degli operatori. Il milione e oltre duecento mila euro graverà enormemente sulle loro casse, e si teme che la situazione sia oramai compromessa. Di conseguenza la possibilità che vengano rinnovati i contratti in scadenza per i 33 lavoratori. Proprio per questo, la Cisl avanza una proposta: «È possibile un tentativo di conciliazione. Rinunciando alle spettanze pregresse, si potrebbe avviare la stabilizzazione dei lavoratori – sostiene De Padua –. Un’operazione già riuscita ad esempio nel caso di alcuni dipendenti comunali di Ariano». C’è di più. Recuperando le risorse economiche provenienti dalla Regione Campania e dai singoli comuni si arriva ad una somma di 4 milioni di euro che basterebbe a mettere un punto definitivo all’intera vicenda. In conclusione, da un po’ di tempo a questa parte si elencano i debiti del Consorzio per le Politiche Sociali ma ad oggi non risulta alcun movimento, come il batter cassa presso i vari municipi, per recuperare fondi che potrebbero salvarlo dalle sabbie mobili nelle quali è finito. Contemporaneamente si sollecita un incontro per individuare strategie risolutive. «I ristretti margini di tempo a disposizione impongono di cercare e trovare soluzioni rapide che salvaguardino i dipendenti, a cominciare dalla proroga delle assunzioni in attesa della definitiva stabilizzazione – rimarca De Padua –. Il giorno 18 dicembre 2012, si sarebbe dovuto svolgere l’incontro presso la sede del Consorzio A1 poi rinviato su richiesta della Cgil, Uil e Ugl, mentre noi come Cisl eravamo presenti, e in quel caso il direttore Giuseppe Pippo si riservava di fissare un nuovo incontro a data da stabilirsi. Ma siamo ancora in attesa del giorno della convocazione». La sensazione è che tutto possa essere rimandato a dopo le elezioni. Intanto, finisce sotto la lente d’ingrandimento anche la nomina del nuovo responsabile finanziario presso il Consorzio A1. Dopo le dimissioni di Franco Rubino di Fontanarosa, il Cda ha dovuto provvedere alla sostituzione della figura professionale ed anche in questo caso emergerebbero delle incongruenze. Sempre dalla Cisl si chiede di conoscere il compenso e soprattutto il motivo per cui  non si è fatto ricorso al personale interno, qualificato e professionalmente idoneo. Un’operazione che avrebbe fatto respirare le già compromesse casse dell’ente.

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