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Niente stipendio per i dipendenti Amu. Il 17 febbraio sciopero di 4 ore

Amu Ariano

Sorpresa per i dipendenti dell’Amu che non hanno percepito gli stipendi di gennaio. Intanto il commissario prefettizio Nuzzolo e il Cda dell’Amu si incontrano per definire il nuovo piano industriale e le organizzazioni sindacali provinciali indicono lo sciopero del settore per il 17 febbraio per protestare contro i tagli del 13% che la Regione si appresta a fare, con l’evidente rischio di penalizzare soprattutto i collegamenti nelle zone interne e le aziende che operano sul territorio. E’ evidente in questo contesto la debolezza in cui si trova l’Amu, azienda che fino ad ora ha evitato la messa in liquidazione perché il bando del commissario prefettizio non è stato preso in considerazione da nessuno. Nel frattempo la legge di stabilità ha consentito che i comuni che avessero delle partecipate, come nel caso dell’azienda mobilità ufitana arianese, potessero varare piani di rientro dal deficit da portare a termine entro i prossimi due anni. Chiaramente l’Amu si trova ad un bivio già adesso: non può chiudere l’esercizio finanziario del 2014 in deficit e quindi deve già adesso operare in modo da non incorrere nei rigori e prescrizioni della legge. Parte da qui probabilmente la richiesta delle organizzazioni sindacali provinciali al commissario Nuzzolo, per un vertice in tempi brevissimi. Insomma  si tratta di capire  se l’intesa raggiunta è la stessa di due mesi fa o se ci sono idee nuove come quella di tagliare anche sul personale e sulle corse. Sarebbe una sciagura per i dipendenti e un danno enorme per l’utenza che già adesso si lamenta  per le corse accorpate, i mezzi usurati, i disservizi quotidiani. Intanto i 19 dipendenti aspettano lo sciopero del 17 e subito dopo se le spettanze non vengono percepite, promettono una mobilitazione che andrebbe ad aggravare la già precaria situazione. La mobilitazione  di 4 ore del 17 febbraio prossimo indetto da CGIL, CISL E UIL, ha lo scopo di far sentire la propria voce per scongiurare l’isolamento dell’Irpinia e dei comuni della provincia che attendono risposte chiare per evitare anche che il progetto di alta capacità possa essere irrealizzabile visto che la Regione e i parlamentari irpini, stanno riducendo sempre più non solo il servizio di trasporto pubblico ma i nuovi progetti che dovrebbero rilanciare il settore. 

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