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Petrolio in Alta Irpinia, Rifondazione di Gesualdo dice no

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Dal segretario del Partito di Rifondazione Comunista di Gesualdo, Elisabetta D'Addese, riceviamo e pubblichiamo
"Domenica 16 dicembre a Gesualdo si è tenuta un'Assemblea Pubblica, promossa dal circolo Prc "G. di Vittorio", con l'obiettivo di discutere delle ragioni contrarie rispetto alla richiesta da parte della società di ricerca idrocarburi Italmin Exploration srl di un “intervento di perforazione di un pozzo esplorativo sul territorio di Gesualdo" e di conseguenza mettere a conoscenza l’intera popolazione gesualdina, e non solo, sulle reali conseguenze e i danni che tale progetto apporterebbero al nostro territorio e all’intera area interessata.
Rifondazione e, in particolare, il circolo di Gesualdo sin dall’inizio si è opposta a tale richiesta per ragioni che, come gli stessi esperti di settore affermano, sono riconducibili principalmente all'impatto ambientale e ai relativi rischi sismici che le perforazioni potrebbero causare.
La nostra, come ben sappiamo, è una provincia a vocazione essenzialmente agricola e turistica e un intervento del genere presenta nei fatti un pesante conto ambientale da pagare su territori tradizionalmente coltivati, ricche di risorse naturali, in particolare di falde acquifere.
Per quanto concerne un eventuale sviluppo economico, l’esempio della Val d’Agri, non lontano dai confini irpini, offre ulteriori utili spunti di riflessione: sappiamo infatti che per ora i frutti derivanti dall’estrazione e dalla commercializzazione della risorsa naturale di origine fossile nella sostanza sono appannaggio dell’erario e delle compagnie petrolifere, mentre ai Comuni resta il grosso dei problemi ambientali da gestire. In Basilicata, infatti, si trova il più grande giacimento di oro nero d'Europa ma allo stesso tempo è la Regione con il più alto tasso di indigenti in Italia. Questo dato riflette in sostanza il fatto che il famoso “oro nero” in lucania non ha portato né sviluppo né tantomeno opportunità lavorative. Il numero di addetti  si stima sia molto basso di contro invece negli anni è aumentata la percentuale di incidenza delle malattie respiratorie.
Sono intervenuti all'Assemblea:
 - Eduard Natale, portavoce del comitato "No petrolio! Alta Irpinia", mostrando, attraverso studi di settore e video-testimonianza, i gravi rischi per l'ambiente e i rischi sismici che l'intervento di perforazione causerebbero sul territorio.
- Il segretario generale Filctem-Cgil, Franco Fiordellisi, intervenendo sulle energie alternative al petrolio.
- Michele Sollazzo, responsabile regionale ambiente Prc, illustrando i danni già causati sul territorio irpino e non solo e sostenendo l'importanza della corretta informazione ai cittadini presenti sul territorio.
- Carmine Cogliano, capogruppo di minoranza comune di Gesualdo, che, nel contestare l'inadempienza dell'ex giunta comunale, ha ribadito la necessità di sollecitare tutti i comuni interessati ad aderire ad un'iniziativa comune contro le trivellazioni.
Il passo successivo sarà quello di costituire un comitato cittadino, attraverso adesioni di tutti i soggetti e le realtà presenti sul territorio, e inviare quanto prima un documento di contestazione all'Ente Regionale che avrà l'"ultima parola" per l'inizio dei lavori.
"Ma il discorso non si esaurisce qui. La discussione infatti riguarda il futuro stesso della nostra terra.Abbiamo in questo preciso momento un dovere: quello cioè capire qual è il nostro futuro!
Abbiamo il dovere di difendere la nostra terra già da troppo tempo e da tanti martoriata, usurpata delle sue ricchezze e maltrattata da interventi nefandi e impuniti da parte di uomini corrotti che continuano ad agire senza scrupoli, indisturbati e troppo spesso con il beneplacito di politici e amministratori. 
Dalla discussione di oggi mi auguro si riesca a ricavarne un appello che però non resti lettera morta o un altro dei tanti comunicati inviati alla stampa ma sia da stimolo per tutta la popolazione,quello ovvero di non restare più fermi a guardare mentre continuano a fare terra bruciata intorno a noi, il nostro futuro non deve essere nel petrolio ma...
nella difesa della nostra terra! "

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