Dal sindaco di Avellino Gianluca Festa riceviamo e pubblichiamo
''Sulle vicende legate al piano di zona si continua con una narrazione del tutto lontana dalla verità. E questo si verifica perché l’attenzione di una parte della politica e di politici è concentrata sulle poltrone e sulla diffusione strumentale di notizie infondate, piuttosto che rivolta alla cura delle fasce deboli. Per fare chiarezza e restituire la verità ai cittadini, dunque, siamo costretti ad intervenire nuovamente sull’argomento. Innanzitutto, è indispensabile evidenziare che l’assemblea di questa mattina non si è tenuta perché i presenti non rappresentavano la maggioranza necessaria per lo svolgimento dei lavori. Inoltre, è importante sottolineare come il Piano di Zona garantisca regolarmente i servizi alle persone in situazioni di bisogno. Al riguardo giova ricordare che il Tar, di fronte alle contestazioni mosse dell’Ente di Palazzo Santa Lucia nei confronti dell’Azienda Consortile, ha riconosciuto l’azione che viene puntualmente svolta da quest’ultima, prendendo atto di un lavoro portato avanti da sempre nella massima trasparenza. Infine, è opportuno ricordare che, allo stato, nonostante la decisione del tribunale amministrativo, la Regione continua ad ostacolare l’attività del Piano di Zona, non erogando i fondi dovuti all’Azienda Consortile. Questo atteggiamento mette seriamente a rischio la continuità della erogazione dei servizi sociali con gravi conseguenze nei confronti delle nostre comunità. In qualche segreteria politica si farebbe meglio a parlare di questo che delle strategie per giungere all’occupazione di talune poltrone.
Dal canto nostro, invece, ci teniamo a rassicurare i cittadini delle comunità che rappresentiamo. Mentre c’è chi gioca ai soldatini, infatti, noi siamo presenti in tutte le assemblee in cui si deliberano i progetti per le fasce deboli che vanno necessariamente finanziati dalla Regione. Invitiamo, dunque, una certa deputazione irpina interessata solo alle manovre elettorali di posizionamento in vista delle prossime scadenze politiche ad essere più presenti nell’interesse dell’Irpinia che oggi rischia sempre più di essere ridotta ad una periferia salernitana''.
Commenta l'articolo