Il Comune di Avellino risponde a Saverio Russo, Sindaco di Roccabascerana:
"Ancora una volta siamo costretti a leggere il solito proclama del Sindaco di Roccabascerana, dott. Saverio Russo, di fronte al quale non possiamo che rimanere sbalorditi e perplessi. Ancora una volta siamo costretti a leggere accuse, offese e minacce ingiustificate ed inverosimili nei confronti dell'Amministrazione di Avellino. Infatti, attraverso una nota, il primo cittadino di Roccabascerana inveisce contro l'Amministrazione di Avellino usando termini quali prevaricazione, mortificazione, volontà di sopprimere ogni confronto e mediazione, posizione autarchica, ecc. Ora è arrivato il momento di dire basta!
Il Comune di Avellino non accetta più offese gratuite, ingiurie e soprattutto mistificazioni della realtà. Una volta per tutte ricordiamo all'opinione pubblica e al Sindaco Russo, se ancora ce ne fosse bisogno, la verità dei fatti.
1) La costituzione del nuovo ambito è stata decisa dalla Giunta Regionale della Campania. Avellino non ha mai avuto, nè ha preclusioni nei riguardi di nessuno, nè volontà di prevaricare chicchessia.
2) Lo schema di convenzione è stato elaborato seguendo la normativa e le direttive della Regione Campania. La volontà, così come si evince dal proclama del Sindaco di Roccabascerana, di non approvarla è tutta dei Sindaci non firmatari in quanto “non hanno mai condiviso la forma giuridica di gestione associata”.
3) Il ruolo di Comune capofila è stato assegnato ad Avellino dalla Regione Campania.
4) Da parte del Comune di Avellino, che ha rinunciato al voto ponderato (49 %), non vi è mai stata alcuna volontà di “accaparramento”. Anzi qualche Sindaco dovrebbe ricordare come il Comune di Avellino si sia attivato prontamente per risolvere problemi altrimenti irrisolvibili. Quando, ancora, si parla di questo, o non si ha la volontà di addivenire ad un accordo oppure vi è la totale mancanza di conoscenza della normativa in materia di politiche sociali.
5) La salvaguardia dei posti di lavoro può essere garantita solo con l'accordo di tutti ed unicamente con i modi previsti dalla Legge. A questo il Comune di Avellino non intende derogare.
6) I fondi PAC, stanziati dal Ministero degli Interni, sono argomento diverso dal Piano di Zona Sociale. Il Comune di Avellino ha recepito quanto detto dal Prefetto Riccio e dal Prefetto Guidato, nell'incontro tenuto in Prefettura. Se altri non lo hanno capito (o non hanno voluto), ciò non può essere addebitato al Sindaco di Avellino ed al suo Assessore alle Politiche Sociali. A tal proposito vi è una lettera degli otto sindaci non firmatari la convenzione, al Sindaco di Avellino ed alla Prefettura di Avellino, datata 3/12/2013 ad oggetto “collaborazione progettazione a valere sui fondi PAC”. In questi giorni si sono susseguiti contatti. Il Comune di Avellino è pronto con la sua progettazione. Altri non hanno fatto pervenire alcunché.
7) Non si sono mai compiuti atti illegittimi, per cui si dice basta alle continue minacce di ricorso alla Autorità Giudiziaria. Piuttosto si riterrà i Comuni non firmatari responsabili della mancata erogazione dei fondi necessari ed indispensabili per svolgere attività sociali nelle nostre comunità .
È paradossale che in un momento di difficoltà collettiva, di crisi economica ed esistenziale, di soppressione di servizi essenziali come l'ADI, alcuni intendano agire per la conservazione di posizioni ed attività che nulla hanno a che fare con la buona pratica delle politiche sociali. Tutto ciò non ci appartiene, per cui diciamo basta a questo continuo gioco al rialzo (ormai stancante) che non tiene per nulla in considerazione quelli che sono i veri bisogni della gente"
"Ancora una volta siamo costretti a leggere il solito proclama del Sindaco di Roccabascerana, dott. Saverio Russo, di fronte al quale non possiamo che rimanere sbalorditi e perplessi. Ancora una volta siamo costretti a leggere accuse, offese e minacce ingiustificate ed inverosimili nei confronti dell'Amministrazione di Avellino. Infatti, attraverso una nota, il primo cittadino di Roccabascerana inveisce contro l'Amministrazione di Avellino usando termini quali prevaricazione, mortificazione, volontà di sopprimere ogni confronto e mediazione, posizione autarchica, ecc. Ora è arrivato il momento di dire basta!
Il Comune di Avellino non accetta più offese gratuite, ingiurie e soprattutto mistificazioni della realtà. Una volta per tutte ricordiamo all'opinione pubblica e al Sindaco Russo, se ancora ce ne fosse bisogno, la verità dei fatti.
1) La costituzione del nuovo ambito è stata decisa dalla Giunta Regionale della Campania. Avellino non ha mai avuto, nè ha preclusioni nei riguardi di nessuno, nè volontà di prevaricare chicchessia.
2) Lo schema di convenzione è stato elaborato seguendo la normativa e le direttive della Regione Campania. La volontà, così come si evince dal proclama del Sindaco di Roccabascerana, di non approvarla è tutta dei Sindaci non firmatari in quanto “non hanno mai condiviso la forma giuridica di gestione associata”.
3) Il ruolo di Comune capofila è stato assegnato ad Avellino dalla Regione Campania.
4) Da parte del Comune di Avellino, che ha rinunciato al voto ponderato (49 %), non vi è mai stata alcuna volontà di “accaparramento”. Anzi qualche Sindaco dovrebbe ricordare come il Comune di Avellino si sia attivato prontamente per risolvere problemi altrimenti irrisolvibili. Quando, ancora, si parla di questo, o non si ha la volontà di addivenire ad un accordo oppure vi è la totale mancanza di conoscenza della normativa in materia di politiche sociali.
5) La salvaguardia dei posti di lavoro può essere garantita solo con l'accordo di tutti ed unicamente con i modi previsti dalla Legge. A questo il Comune di Avellino non intende derogare.
6) I fondi PAC, stanziati dal Ministero degli Interni, sono argomento diverso dal Piano di Zona Sociale. Il Comune di Avellino ha recepito quanto detto dal Prefetto Riccio e dal Prefetto Guidato, nell'incontro tenuto in Prefettura. Se altri non lo hanno capito (o non hanno voluto), ciò non può essere addebitato al Sindaco di Avellino ed al suo Assessore alle Politiche Sociali. A tal proposito vi è una lettera degli otto sindaci non firmatari la convenzione, al Sindaco di Avellino ed alla Prefettura di Avellino, datata 3/12/2013 ad oggetto “collaborazione progettazione a valere sui fondi PAC”. In questi giorni si sono susseguiti contatti. Il Comune di Avellino è pronto con la sua progettazione. Altri non hanno fatto pervenire alcunché.
7) Non si sono mai compiuti atti illegittimi, per cui si dice basta alle continue minacce di ricorso alla Autorità Giudiziaria. Piuttosto si riterrà i Comuni non firmatari responsabili della mancata erogazione dei fondi necessari ed indispensabili per svolgere attività sociali nelle nostre comunità .
È paradossale che in un momento di difficoltà collettiva, di crisi economica ed esistenziale, di soppressione di servizi essenziali come l'ADI, alcuni intendano agire per la conservazione di posizioni ed attività che nulla hanno a che fare con la buona pratica delle politiche sociali. Tutto ciò non ci appartiene, per cui diciamo basta a questo continuo gioco al rialzo (ormai stancante) che non tiene per nulla in considerazione quelli che sono i veri bisogni della gente"
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