L’incubo ingorgo si è materializzato alle ore 13, quando, alla chiusura delle scuole, i ragazzi si sono riversati in strada e i genitori sono passati a prenderli. La città è andata letteralmente in tilt, come prevedibile. Il motivo è la chiusura di un ulteriore tratto di piazza libertà e l’avvio del nuovo dispositivo che regolamenta il traffico. E’ iniziata così la fase due dei lavori nel cuore del capoluogo, in maniera alquanto caotica. Anche perché il dispositivo è stato annunciato solo il giorno prima con gli automobilisti colti di sorpresa e costretti a girovagare come trottole per raggiungere la meta. Persino un’ambulanza è rimasta imbrigliata nel traffico, mentre era intenta a raggiungere via Garibaldi dove una persona era stata colta da malore.
Che i disagi sarebbero aumentati era cosa nota, ma questo caos non se l’aspettava nessuno. Probabilmente nemmeno gli stessi vigili urbani che, stakanovisti, non hanno mai abbandonato il campo di battaglia. Il sindaco assicura che si farà di tutto per limitare i disagi, ma difende i lavori e si dice orgoglioso di poter restituire un simbolo alla città. Al contempo esclude categoricamente che si possa riaprire Corso Vittorio Emanuele al traffico. Anzi le aree pedonali vanno aumentate. Intanto i lavori proseguono a ritmo serrato. La vecchia piazza è ormai un lontano ricordo, ma per cominciare ad intravedere le forme della nuova ci vorrà ancora tempo.
Commenta l'articolo