41 comuni irpini non hanno raggiunto, nel 2011, il 50% di raccolta differenziata. Linea dura del prefetto di Avellino Umberto Guidato che ha diffidato i municipi inadempienti. Ora i sindaci hanno tre mesi di tempo per mettersi in regola altrimenti il settore dei rifiuti passerà nelle mani dei funzionari. Tra le amministrazioni finite nel mirino ci sono comuni grandi come Ariano, Atripalda, Grottaminarda, Mirabella Eclano e Solofra. Ma anche centri minori come Flumeri, Gesualdo, Montecalvo Irpino, San Mango Sul Calore, Savignano, Villamaina, Zungoli. Molti di questi comuni hanno già messo in campo, insieme ad Irpiniambiente, un progetto per aumentare i livelli di raccolta i cui risultati, si vedranno, però, a fine 2011. Gli altri, invece, come Ariano, dovranno adottare provvedimenti urgenti altrimenti il Prefetto sarà costretto a nominare i commissari ad acta. Non solo, secondo le norme, i comuni inadempienti dovranno pagare una tariffa maggiorata del 40% per ogni tonnellata di rifiuto non differenziato. Aumenti di bolletta che ricadranno inevitabilmente sulle tasche dei cittadini. Preoccupato l’assessore provinciale all’Ambiente Domenico Gambacorta, per il quale i comuni devono al più presto approvare i piani di raccolta raggiungendo in questo modo anche l’obiettivo di ridurre in maniera considerevole i rifiuti da smaltire in discarica. La provincia ed Irpiniambiente sono pronti a studiare piani che possano adattarsi alle esigenze dei singoli centri.
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