Rifiuti, Avellino annuncia l'addio a Irpiniambiente e la nascita di una società mista, pubblico-privata, partecipata in maggioranza dal Comune. La decisione era nell'aria da settimane, ora è ufficiale: in tema di raccolta, spazzamento, magari anche riutilizzo, il capoluogo farà da solo. In conferenza stampa il sindaco Festa ha illustrato i motivi alla base della scelta, facendo ricorso ad uno slogan: rendere felici i cittadini. Obiettivo da centrare attraverso il contenimento dei costi e un servizio più efficiente. Il primo cittadino immagina una città più pulita e un risparmio del 15% sulla Tari, a partire dall'anno prossimo. E promette: nessun carrozzone politico, non ci saranno nuove assunzioni ma i dipendenti verranno trasferiti da Irpiniambiente alla nuova società, mantenendo mansioni e livelli contrattuali. La partecipazione del privato, individuato tramite gara alla quale parteciperanno, si spera, i maggiori player nazionali e europei, sarà contenuta tra il 30 e il 49% delle quote. Struttura e organigramma verranno decisi nelle prossime settimane e messi nero su bianco nel bando. Per Festa la decisione è squisitamente tecnica e amministrativa, la politica non c'entra e nemmeno le  elezioni comunali, previste tra un anno mezzo. Irpiniambiente, società perovinciale al 100%, funziona male e costa troppo, e comunque di fatto già non esiste più, visto che nelle condizioni attuali non può essere individuato come soggetto gestore da parte dell'Ato Rifiuti. ''La legge – sottolinea Festa – consente ai capoluoghi di costituirsi in ambiti autonomi. E' quello che stiamo facendo. E' un nostro diritto, agli altri soggetti non tocca che prenderne atto''. ''Avrei fatto lo stesso – precisa – anche se fossi stato io il presidente della Provincia. E' nell'interesse della città''