Nemmeno il tempo di essere tumulata e la sua casa popolare era già stata occupata abusivamente. Quando i nuovi inquilini si sono introdotti furtivamente nell’appartamento, sul portone del numero civico 9 di Rione Parco ad Avellino, via Generale Rotondi, erano ancora affissi i manifesti che annunciavano la dipartita di Giovanna Nazzaro, 80 anni, deceduta all’ospedale Moscati. L’amara sorpresa è stata scoperta dai familiari quando sono tornati per prendere alcuni oggetti appartenenti alla donna. Ma una nuova serratura era già stata montata e il nucleo familiare, composto da una ragazza madre, si era già insediato nell’appartamento. Scattata la segnalazione, l’Istituto Autonomo Case Popolari, proprietario dello stabile, ha provveduto a denunciare il caso. Subito si è attivato il sindaco di Avellino, Paolo Foti, che ha immediatamente promesso di firmare al più presto l’ordinanza di sgombero. Tanto che questa mattina i vigili urbani hanno fatto visita alla ragazza. C’è da dire che se questa storia è venuta alla luce, altre rimangono nell’ombra, come raccontano delle signore che preferiscono non essere riprese: ‘’Qui gli abusivi sono tantissimi, spesso sono d’accordo con gli inquilini che già occupano le case. Colpa anche di un comune assente che ha abbondonato questa zona’’. In effetti il degrado c’è, e come in altre zone periferiche del capoluogo, le case occupate illegalmente sono parecchie. Una storia paradossale, dunque, quella di Rione Parco. Una storia che però porta di nuovo sotto i riflettori un annoso problema della città capoluogo: quello dell’emergenza abitativa e della necessità di far rispettare la legge e le graduatore dei legittimi assegnatari.
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