La crisi politica potrebbe ritardare l’attuazione del decreto 188 sul riordino delle Province e soprattutto potrebbe giovare alla causa di Avellino capoluogo. Le tante proposte di modifica al decreto sono piovute a iosa sulla Commissione Affari Costituzionali del Senato. Ora si guarda con fiducia ad un maxi emendamento che dovrà inglobare le proposte di modifica più accettabili, anche si potrebbero tentare ulteriori aggiustamenti. Entro lunedì è possibile proporre dei sub-emendamenti ed il voto della Commissione in serata. Sarà preso in considerazione il caso di Avellino e saranno valutate le proposte avanzate da Cosimo Sibilia ed Enzo De Luca. Il ministro Filippo Patroni Griffi, ha accettato le modifiche al decreto anche se con qualche perplessità. Insomma la crisi del Governo da speranze all’Irpinia sulla possibilità di una decadenza del decreto che, altrimenti, la condannerebbe a perdere il capoluogo. Mercoledì 12, il consiglio provinciale farà tappa a Roma per far sentire la propria voce di protesta contro il decreto di riordino. In quella occasione, si terrà una seduta straordinaria del parlamentino irpino con, all’ordine del giorno, una discussione sulla questione del capoluogo. Alla riunione dovrebbero partecipare anche diversi sindaci ed esponenti politici locali per protestare contro un eventuale scippo.
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