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San Potito Ultra, mamme contro l'accorpamento: "Iscriviamo i ragazzi nella nostra scuola"

DI SEGUITO LA LETTERA DI UN GRUPPO DI MAMME DI S. POTITO ULTRA SUL DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO:
Avevamo accettato la proposta di accorpamento dei plessi scolastici di San Potito, Parolise e Chiusano San Domenico, convinte che, come ci era stato spiegato dai nostri riferimenti istituzionali, questo potesse solo migliorare le nostre comunità e la vita scolastica dei nostri figli.  Purtroppo, proprio in questi giorni, siamo venute a conoscenza di un'operazione che è stata condotta sottobanco, che, se dovesse andare in porto, non potrà che danneggiare e penalizzare, in particolare, la piccola realtà di San Potito. Da quanto ci risulta, infatti, a margine del deliberato della Regione Campania, che aveva approvato la proposta della Provincia di Avellino, è stata aggiunta una nota di una dirigente di Palazzo Santa Lucia, con la quale si spiegava che, per mero errore materiale, era stato aggiunto anche Parolise e che, per questo motivo, andava stralciato. Ora, partendo dal fatto che in questo modo verrebbe a mancare il principio fondamentale della continuità territoriale, noi chiediamo a chi di competenza chiarezza su quantosi sta consumando, perché convinte della non regolarità di quella nota. Riteniamo infatti che tutto questo sia opera della pressione di un politico che solo per un suo tornaconto personale sta
danneggiando una intera comunità. Ed è per questo allora che chiediamo a tutte le mamme e i papà di San Potito di opporsi a questa logica di potere, di non fare il gioco di un politicante di poco conto. Difendiamo San Potito ed il futuro dei nostri figli iscrivendoli tutti nella nostra scuola: dobbiamo essere compatti, ma sempre liberi di fare ciò che vogliamo, senza farci influenzare da nessuno. Infine, riservandoci di agire anche per altre vie, chiediamo al governatore De Luca di mettere in pratica quella trasparenza che aveva sin dall'inizio annunciato. In questa storia, infatti, di tutto questo non c'è traccia ed a pagare sono sempre i più deboli".

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