Sulle ultime vicende politiche arianmesi interviene anche l'area bersaniana del Pd che fa riferimento a Lucio Fierro e Francesco Todisco: ''Anche nella calura agostana pure arriva qualche notizia che fa ben sperare che la politica non sia morta, soffocata da beghe e basse spartizioni di potere.
Il documento dei consiglieri comunali che sfiduciano il sindaco di Ariano Mainiero è una di queste belle notizie.
Sono oramai un numero incalcolabile di mesi che questa amministrazione, da tempo defunta, vivacchia con rappezzamenti incredibili, nella più assoluta immobilità rispetto ai problemi del secondo Comune dell’Irpinia. Mandarla a casa è un atto di chirurgia politica necessaria: mantenerla in vita serve solo al puntiglioso prestigio del notabile, nel cui nome opera, mentre aggrava e degrada i problemi di quella comunità. Nessuna gestione commissariale, nel caso specifico, potrà fare di peggio, mentre così si creano le condizioni che, con il voto, Ariano possa avere finalmente una amministrazione efficiente e non “appatronata”. Ma c’è una seconda ragione per essere soddisfatti, quella che il PD ed i suoi alleati di sinistra essere protagonisti indiscussi di questa “spallata” e che attorno a questa scelta ci sia stato il sostegno unanime non solo del popolo di centrosinistra arianese, ma dell’intero gruppo dirigente del PD irpino.
Non ce lo aspettavamo. Malpensanti come siamo -lo confessiamo- temevamo che Lengua & C. potessero frenare, potessero scegliere di sacrificare all’altare della convergenza con i zecchiniani (che ci ha regalato la Presidenza dell’Alto Calore) anche i sentimenti profondi dell’elettorato democratico, che sono di ripulsa totale nei confronti di sindaci come quelli di Ariano, Grottaminarda, Pratola Serra, Summonte, nei confronti dei quali il PD è impegnato in un grande e concorde sforzo di opposizione per tentare di superarli in avanti, nell’interesse delle comunità amministrate.
Ariano invece dimostra che non c’è stato all’Alto Calore uno scellerato patto di potere, ma solo una benefica convergenza occasionale, per mettere fine alla sciagura (la peggiore rispetto alle pur pessime amministrazioni che l’hanno preceduta), per l’azienda e per gli utenti, rappresentata dalla bella coppia Eugenio Abate-Franco D’Ercole al ponte di comando.
Di questo ne siamo compiaciuti. Siamo pronti, quando sbagliamo, a prenderne atto. Sulla vicenda di Ariano, come ci confermano le informazioni in nostro possesso, lo sforzo della Lengua, di De Blasio, dell’ex senatore De Luca, è stato unanime e concorde: persino il neo-presidente dell’Acs, Lello De Stefano si è sfegatato perché la giunta Mainiero fosse buttata a mare e perché evidente fosse il nostro contributo in questa meritoria impresa.
Avanti così. Bisogna avere fiducia nella politica: quando meno te lo aspetti ti ritrovi un partito coeso e forte, in perfetta sintonia con i sentimenti del suo elettorato.
Non lo abbiamo mai fatto, ma adesso vi diciamo, e di cuore: bravi!''.
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