Si punta ad una gestione pubblica del ciclo integrato delle acque a Solofra anche perché di una gestione completa del servizio idrico locale se ne è discusso già da tempo. L’amministrazione comunale solofrana, infatti, intende affidare all’Ato la gestione del servizio. La società con un provvedimento del 2005 aveva in realtà riconosciuto con una delibera dell’assemblea dei sindaci l’Irno service ed il Codiso, come gestori preesistenti effettuando una proroga di ordine tecnico, con l’attuale amministrazione, di un anno della gestione mentre è in corso la costituzione di una associazione temporanea di imprese tra Irno service e Codiso con una evidente preoccupazione, però, degli imprenditori della gestione della depurazione. La Codiso , proprio per superare tali preoccupazioni, ha chiesto un tavolo tecnico specifico , con esperti affinchè si possa prendere visione del progetto per la e  salvaguardia degli interessi della città e degli imprenditori. Insomma che la gestione delle acque resti a Solofra va più che bene serve solo comprendere se anche il depuratore sia gestito dal comune. E’ importante capire anche i costi che le aziende sostengono per lo smaltimento di rifiuti, per la depurazione e il consumo di energia che gravano per il 7% sui loro bilanci con l’obiettivo di ridurla del 3%. In conclusione il comune affiderà alle aziende la gestione del depuratore  ma vigilerà sul controllo per fini puramente pubblici con l’augurio che dal discorso acqua possa emergere un’unità di intenti per un progetto industriale per il rilancio del distretto.