Non mancano le lamentele per il modo in cui è gestito il sottopassaggio sulla SS 90 delle Puglie, a località Cardito, all'incrocio tra il piano di Zona e il popoloso quartiere Rodegher-Cappelluzzo. La struttura costata un bel pò di soldi all'Anas, fu concepita per aiutare i pedoni, soprattutto studenti, ad attraversare la più trafficata e pericolosa strada cittadina. Soprattutto dopo il verificarsi qualche anno fa di ripetuti incidenti automobilistici, alcuni dei quali mortali. Ma chi lo utilizza ha tutt'altra intenzione; certamente non per scansare le auto e passare in sicurezza da un versante stradale all'altro. Basta fare un giro da queste parti per capire che il sottopassaggio, per nulla risparmiato a scritte e disegni murali di ogni genere dal contenuto poco piacevole, si è trasformato in una latrina, dalla quale cercano di stare lontano proprio gli studenti e i residenti. Insomma, a frequentarlo sono balordi, ubriachi e tossicodipendenti. Pochi i coraggiosi del posto. Residui di escrementi e di urine si notano da più parti; a nulla può l'attività di pulizia e manutenzione messa in campo dal Comune di Ariano Irpino. «Ogni settimana, quasi sempre il mercoledì – ha ricordato l'assessore alle Periferie, Raffaele Li Pizzi – vengono inviate sul posto squadre di pulizia e disinfestazione. Gli appelli a tenere pulito il sottopassaggio non vengono quasi mai ascoltati. Solo quando ci sono i vigili urbani da queste parti non si verificano episodi di inciviltà. Eppure l'opera è stata realizzata per stato di necessità. Qui ci sono le scuole e c'è un flusso di persone che deve passare da una zona all'altra senza rischi». In realtà gli abitanti del posto più volte hanno invitato la civica amministrazione a installare telecamere lungo il percorso del sottopassaggio (c'è il progetto la città nella rete) o ad assicurare una costante presenza dei vigili urbani. Diversamente meglio chiuderlo e utilizzarlo solo in alcune occasioni. Di sera, inoltre, è completamente a rischio. Anche dal comitato di quartiere sono arrivati inviti alla civica amministrazione a rivedere la sua posizione. Se ne dovrebbe discutere in seno al consiglio comunale. Per affrontare il tema della sicurezza nelle periferie e per individuare gli strumenti adatti per assicurare una migliore vivibilità.
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