«In questi giorni sono vittima di un tiro al bersaglio al quale non intendo però rilanciare con la stessa volgarità e la stessa violenza che mi sta colpendo. Il mio unico obiettivo è rassicurare tutti i sindaci del Consorzio Asi di Avellino sull’assoluta trasparenza del documento contabile che nel corso dell’assemblea di lunedì tornerà alla loro attenzione. Ma, lo dico da subito, nel corso dell’assemblea di lunedì non farò sconti a nessuno. Invito, pertanto, tutte le testate giornalistiche della provincia di Avellino ad essere presenti perché con chiarezza dovrò fugare ogni dubbio ed ogni sospetto che artatamente e dolosamente si sta tentando di alimentare sulla mia gestione dell’Asi di Avellino». E’ quanto dichiara il presidente del Consorzio Asi di Avellino, Giulio Belmonte, in riferimento alla mozione di sfiducia che i sindaci del Partito Democratico intenderebbero presentare nei suoi confronti.
«E’ sgradevole – continua il presidente Belmonte – come in colloqui privati i sindaci del Partito Democratico non perdano occasione per elogiare il mio operato per poi sentirli rispondere ad ordini di scuderia di segno opposto e contrario. Le accuse che mi vengono mosse non hanno a che fare con la normale dialettica politica, ma toccano la mia persona nei suoi valori e nel suo modo di intendere le istituzioni. E questo non posso consentirlo».
«Nel corso della precedente assemblea, pur avendo i numeri dalla mia parte – dice ancora il presidente Belmonte – ho dato seguito alla richiesta di rinvio perché motivata da una necessità di individuare modalità di dialogo dentro gli enti nel bene e per l’interesse delle comunità amministrate. Invece di aprire un tavolo di discussione al quale trovassero posto tutte le forze politiche rappresentate in assemblea, i sindaci del Pd e qualche altro personaggio minore hanno avviato questa caccia all’untore nel tentativo di scoprire magagne, illegittimità o chissà quale scandalo. Non troveranno nulla perché ogni punto di quel documento contabile è stato redatto all’insegna della correttezza e della trasparenza».
«Non troveranno alcuna spesa di rappresentanza – così conclude il presidente Belmonte – o alcuna assunzione. Dall’utilizzo del telefono cellulare al carburante, in questi due anni di gestione, io ed il comitato direttivo non abbiamo sottratto un solo centesimo alle casse del consorzio. Rispetto alle assunzioni, tutti sanno che siamo finanche sotto organico. Sono solo chiacchiere messe in giro ad arte per delegittimare la mia persona. Ma a questo gioco non ci sto. Non è questo il senso della politica e delle istituzioni al quale mi sono sempre appellato nella mia vita. Lunedì, pertanto, ribadisco la mia intenzione di non scendere al livello delle polemiche di bassa lega di queste ore, ma è mio dovere fugare ogni dubbio, senza fare sconti a nessuno, con il solo obiettivo dell’ossequio alla trasparenza e alla correttezza. Constato, dopo aver letto le intenzioni di sfiducia verso la mia persone manifestate nella riunione dei sindaci del Pd, come per certi personaggi parlare di larghe intese significa nobilitare esclusivamente voglie sfrenate di potere a tutti i costi. E la conferma arriva da una semplice valutazione: lo scorso anno, di fronte ad un bilancio che conteneva maggiori criticità, c’è stata l’approvazione all’unanimità. Quest’anno, invece, di fronte a conti praticamente risanati, viene sollevato il problema, prima dietro lo spauracchio di ipocrite larghe intese e ora agitando lo spettro di incapacità gestionale. Mi è chiaro, al contrario, come non si tratti né dell’una né dell’altra».
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