Torna sotto i riflettori il caso dello svincolo dell’ofantina chiuso ormai da un anno. La provincia risponde convocando un incontro per giovedì 6 aprile. Intanto è stato interrogato anche il ministro delle infrastrutture Graziano del Rio per capire quali azioni saranno adottate per mettere in sicurezza la strada chiusa a causa di uno smottamento.  Il deputato Angelo D’Agostino chiede di riattivare una infrastruttura necessaria per raggiungere la media valle del calore e soprattutto il nucleo industriale di Luogosano. Dopo la lettera dei giovani della Pro Loco di San Mango che hanno scritto al Governatore De Luca, al presidente Gambacorta e al prefetto Sessa chiedendo come si può contribuire a sviluppare il territorio se è difficile tornare anche a casa, lo svincolo dell’ofantina strada provinciale 7 bis è tornato alla ribalta. Disagi soprattutto per chi dal capoluogo deve raggiungere Luogosano, Paternopoli, San Mango, Sant’Angelo all’Esca, Taurasi e Fontanarosa. E’ prevista l’inversione in un altro svincolo ma non è la soluzione al problema. La strada fu chiusa la prima volta nell’ottobre 2015 e poi riaperta dopo sei mesi senza però completare gli interventi di messa in sicurezza. Poi una nuova chiusura nel luglio 2016. Anche il comune di San Mango, come  ci spiega il vice sindaco Teodoro Boccuzzi, ha sollecitato più volte prefetto e provincia. Dal momento che il problema è un terrapieno a monte della strada che dovrebbe essere messo in sicurezza e l’intervento costerebbe troppo al comune di Chiusano San Domenico, da San Mango suggeriscono di installare una fascia una protezione lungo la strada. Il presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, ha invitato all’incontro del 6 aprile alle 11.30, a palazzo Caracciolo il presidente del Consorzio Asi di Avellino, Vincenzo Sirignano; i sindaci di Chiusano San Domenico e San Mango sul Calore, Carmine De Angelis e Gennaro Uva; il Comandante Provinciale del Vigili del Fuoco di Avellino, Rosa D’Eliseo e il presidente di Confindustria Avellino, Giuseppe Bruno..